Fermi e i misteri cosmici a raggi gamma - parte 1

Ogni tre ore, il telescopio americano a raggi gamma Fermi studia l'intero cielo, alla ricerca di sorgenti di questi raggi che possano approfondire il nostro ritratto sull'energia presente nell'universo. Ogni anno, gli scienziati analizzano nuovamente tutte le informazioni ottenute e compilano un catalogo di tutte le sorgenti di raggi gamma. All'inizio di quest'anno, il team di Fermi ha divulgato un secondo catalogo di sorgenti rilevate dal Large Area Telescope (LAT) di Fermi, rendendo note altri 1873 oggetti celesti ad altissima energia. E tra questi si annidano incredibili misteri cosmici, dei quali parleremo in questa piccola serie.
«Più della metà di queste sorgenti sono galassie attive, i cui buchi neri massicci sono responsabili delle emissioni di raggi gamma che il LAT rileva» ha commentato l'astrofisico italiano Gino Tosti dell'Università di Perugia, attualmente ricercatore temporaneo allo SLAC National Accelerator Laboratory ubicato  Menlo Park, in California.

Tosti ha recentemente presentato al meeting della High Energy Astrophysics Division dell'American Astronomical Society il catalogo, annunciando che «quello che è probabilmente l'aspetto più intrigante del nostro nuovo catalogo è il gran numero di sorgenti non associate agli oggetti individuati ad altre lunghezze d'onda». 

«Infatti, se il catalogo Fermi fosse una ricetta, i due ingredienti principali sarebbero le galassie attive e il mistero puro» ha commentato Francis Reddy del Goddard Space Flight Center a Greenbelt. «Ad essi, aggiungete un pizzico di pulsar, una cucchiaiata di resti di supernove e un goccio di altri oggetti celesti, come ammassi stellari globulari e galassie come la nostra Via Lattea».

Nelle prossime puntate, analizzeremo le cinque sorgenti di raggi gamma più importanti della nostra galassia e le cinque sorgenti più importanti nel resto dell'Universo.