Cassini scopre un'atmosfera di ossigeno attorno a Rhea
La sonda americana Cassini, progettata per esplorare le vicinanze di Saturno, è riuscita nell'intento di rilevare una tenue atmosfera attorno a Rea, il secondo satellite per dimensioni del pianeta gigante.
Cassini ha rivelato agli astronomi che si formano delle molecole di ossigeno ogni volta che il campo magnetico di Saturno ruota sopra il satellite, poiché le particelle cariche del campo campo magnetico impattano con la superficie ghiacciata di Rea. Questo evento fa scaturire delle astruse reazioni chimiche, che cambiano lo stato del ghiaccio: viene così rilasciato l'ossigeno in questione nell'esosfera.
Cassini ha anche raccolto esigue tracce di CO2, la cui origine è però avvolta da un arcano. Si tratta comunque di un'atmosfera di irrisorio spessore, circa 5 trilioni di volte meno densa rispetto a quella che ci avviluppa.
Questi meticolosi dati sono però essenziali e fatidici, poiché indicano agli scienziati come una banale decomposizione di una materia possa cambiare così cospicuamente e significativamente la composizione atmosferica di un corpo celeste. Rea possiede difatti una densità 100 volte maggiore rispetto a quella che avvolge la Luna e Mercurio.
«I nuovi risultati suggeriscono che una chimica attiva e complessa che coinvolge l'ossigeno potrebbe essere piuttosto diffusa nel nostro sistema solare e addirittura nel nostro [dipende naturalmente dalla teoria cosmologica in cui si vuole credere: evidentemente Teolis crede in universi multipli] Universo» asserisce Ben Teolis, lo scienziato che ha preso le redini della ricerca. «Tali processi chimici - continua Teolis - potrebbero essere persino un prerequisito per la vita extraterrestre». Insomma, in questa sibillina ricerca entra in gioco anche l'esobiologia.
Rea è sempre stato un candidato in questo campo, fin dalle prime osservazioni del celeberrimo telescopio spaziale americano Hubble. Anche Galileo aveva confermato questi sospetti, aizzando ancora di più il fervore e l'euforia nel mondo scientifico. Ma è stato Cassini ha rivelare che questi sospetti erano del tutto fondati. La sonda ha raggiunto una distanza pari a 101 chilometri dalla superficie di Rea, accingendosi a effigiare la sospetta esosfera.
Cassini scopre un'atmosfera di ossigeno attorno a Rhea
Reviewed by Pietro Capuozzo
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27.11.10
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