Smascherata la dieta a base di pianeti di una stella simile al Sole
La composizione chimica di una stella simile al Sole ha permesso agli astronomi di rivelare un passato violento e drammatico. Sparsi nella sua atmosfera, la stella cela i resti di quelli che un tempo erano massicci mondi rocciosi.
Nel 2015, gli astronomi avevano annunciato la scoperta di un pianeta in orbita attorno alla stella HIP 68468. Ora, nuove analisi dei dati raccolti dallo strumento HARPS installato presso l'osservatorio di La Silla, in Cile, hanno rivelato le perturbazioni dovute alla presenza di un altro pianeta situato in prossimità della stella. Con una massa minima pari a 26 Terre, questo super-Nettuno si trova a sole 0,66 unità astronomiche dalla propria stella, ovvero lungo un'orbita simile a quella tracciata da Venere nel nostro sistema solare. Gli scienziati sospettano inoltre che il sistema ospiti un terzo pianeta, una super-Terra di almeno 2,9 masse terrestri nascosta a 0,03 unità astronomiche dalla stella, la cui presenza rimane però incerta. Se confermato, questo terzo mondo sarebbe il quinto pianeta meno massiccio scoperto tramite il metodo delle velocità radiali.
Secondo gli scienziati, questi due nuovi pianeti si sarebbero formati a distanze molto maggiori, per poi migrare verso la loro stella. "Riteniamo molto improbabile che questi due pianeti si siano formati dove sono oggi," spiega Megan Bedell dell'Università di Chicago. "Il super-Nettuno, in particolare, è troppo massiccio per poter essersi formato in situ."
Il sistema planetario di HIP 68468 risulta molto interessante anche per un altro motivo, oltre che per questi possibili fenomeni di migrazione planetaria. Le analisi indicano infatti che l'età della stella è compresa tra 5,9 e 6,4 miliardi di anni. Tuttavia, i dati spettrali raccolti dallo strumento MIKE, montato sul telescopio Magellan II, dimostrano che la stella è sorprendentemente ricca di litio ed elementi refrattari - metalli dotati di punti di fusione molto elevati che abbondano nei pianeti rocciosi. In particolare, la stella contiene quattro volte più litio rispetto alla media delle stelle della sua età.
Gli scienziati ritengono che l'unica spiegazione plausibile sia che la stella abbia divorato un pianeta di almeno sei masse terrestri. Non è ancora chiaro a quanto tempo fa risalga il drammatico evento, ma gli astronomi sospettano che la migrazione del super-Nettuno possa aver giocato un ruolo chiave nello spostare gli equilibri gravitazionali del sistema e nell'avvicinare l'ex-pianeta alla propria stella, rendendo inevitabile la collisione.
"La posizione attuale del super-Nettuno è con ogni probabilità il risultato di una migrazione planetaria che potrebbe anche aver spinto altri pianeti vesto la stella madre," scrivono gli scienziati. Il sistema di HIP 68468, distante 300 anni luce dalla Terra, potrebbe rappresentare uno stadio futuro del nostro stesso sistema solare.
"Le simulazioni computerizzate mostrano che, fra miliardi di anni, gli equilibri gravitazionali tra i pianeti potrebbero portare Mercurio ad entrare in rotta di collisione con il Sole," spiega Debra Fischer dell'Università di Yale. "Questo studio è un'analisi post mortem di questo stesso processo all'opera in una stella simile al nostro Sole. La scoperta approfondisce la nostra comprensione dell'evoluzione dei sistemi planetari."
"Determinare la storia di una particolare stella può essere molto difficile, ma di tanto in tanto siamo fortunati e troviamo una stella con una composizione indicativa della caduta di pianeti," prosegue Fischer. "Questo è il caso di HIP 68468. I resti chimici di uno o più pianeti sono sparsi nella sua atmosfera. È come se avessimo visto un gatto seduto di fianco a una gabbia per uccelli. Se vedessimo delle penne gialle spuntare fuori dalla bocca del gatto, potremmo dirci abbastanza sicuri di conoscere ciò che è successo."
Smascherata la dieta a base di pianeti di una stella simile al Sole
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
24.12.16
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