Cassini sperimenta nuove tecniche per mappare i laghi di Titano


Poche ore fa, la sonda americana Cassini ha completato uno dei suoi ultimissimi sorvoli di Titano, una luna di Saturno. Durante l'incontro, avvenuto verso le tre ora italiana di stamattina, Cassini si è calata fino a una distanza di appena 1582 chilometri dalla superficie della luna, viaggiando a 20880 chilometri orari.
Nel sorvolo, Cassini ha usato puntato la sua antenna ad alto guadagno verso la superficie di Titano, facendo rimbalzare i segnali radio contro tre laghi di metano - Punga Mare, Ligeia Mare e Kraken Mare - che costellano il polo nord della luna. I segnali sono poi stati ricevuti direttamente dalle antenne terrestre, invece che da Cassini.
L'esperimento ha dell'incredibile: gli ingegneri, infatti, hanno dovuto tener conto del moto relativo di Cassini rispetto a Titano; dell'orbita di Titano intorno a Saturno; del moto eliocentrico del gigante gassoso rispetto alla Terra; infine, del continuo spostamento delle antenne terrestri dovute alla rotazione del pianeta. Una volta rimbalzati contro i laghi di Titano, i segnali hanno viaggiato attraverso il sistema solare alla velocità della luce per quasi un'ora e mezza. Gli impulsi radio hanno coperto una fascia che si estende per oltre un terzo della circonferenza del pianeta.
L'utilizzo di segnali radio permette agli scienziati di penetrare attraverso la densa atmosfera che nasconde la superficie dagli occhi robotici di Cassini e di rivelare i drammatici paesaggi scolpiti sulla luna.
Cassini sperimenta nuove tecniche per mappare i laghi di Titano Cassini sperimenta nuove tecniche per mappare i laghi di Titano Reviewed by Pietro Capuozzo on 13.11.16 Rating: 5
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