OSIRIS-REx supera i primi test nello spazio profondo


Prosegue senza problemi l'avventura interplanetaria della sonda americana OSIRIS-REx, che poco meno di un mese fa ha inaugurato il proprio viaggio di andata e ritorno alla volta dell'asteroide Bennu.

Un'animazione con le prime immagini di PolyCam e MapCam. Credits: NASA/Goddard/University of Arizona
A partire dal 19 Settembre, gli ingegneri hanno attivato gli strumenti scientifici a bordo della sonda. I dati di telemetria trasmessi da OSIRIS-REx indicano che tutti gli apparati hanno risposto correttamente ai comandi degli ingegneri.
L'attivazione degli strumenti è incominciata con le tre fotocamere OCAMS dell'Università dell'Arizona. Le fotocamere sono state puntate verso un piccolo fazzoletto di cielo nella costellazione del Toro.

La prima foto realizzata da MapCam. Credits: NASA/Goddard/University of Arizona
Tra il 19 e il 21 Settembre, gli ingegneri hanno acceso anche l'altimetro canadese OLA, che ha sparato nello spazio profondo il suo primo impulso laser. Il 20 Settembre sono stati accesi anche i due spettrometri OVIRS della NASA e OTES dell'Arizona State University. Entrambi gli strumenti hanno raccolto dati che vanno ben oltre i loro requisiti scientifici minimi.
Il 21 Settembre è toccato al quinto e ultimo strumento scientifico di OSIRIS-REx, lo spettrometro a raggi-X REXIS, fornito dall'MIT. Il giorno dopo, gli ingegneri hanno attivato anche la TAGCAMS, una delle varie fotocamere di navigazione. La fotocamera ha trasmesso un'immagine della capsula all'interno della quale faranno il loro rientro i campioni raccolti dal braccio robotico della sonda.

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OSIRIS-REx supera i primi test nello spazio profondo OSIRIS-REx supera i primi test nello spazio profondo Reviewed by Pietro Capuozzo on 1.10.16 Rating: 5
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