Curiosity assaggia una duna marziana, ma non senza problemi
Il rover marziano Curiosity sta continuando a esplorare lo straordinario campo di dune attive note come Bagnold Dunes, sulle propaggini nord-occidentali della base del Monte Sharp, al centro del Cratere Gale. A testimonianza di ciò, gli scienziati hanno elaborato 57 immagini scattate dalla fotocamera MAHLI a bordo del rover dieci giorni fa per realizzare questo straordinario autoscatto di Curiosity sulla superficie del Pianeta Rosso.
Curiosity ha raggiunto il campo di dune più di due mesi fa, alla ricerca di indizi sull'interazione tra i processi atmosferici e la superficie marziana. Il rover si è concentrato in particolare sulla duna Namib, da cui ha prelevato tre campioni di sabbia tra il 19 e il 22 Gennaio.
Durante il trasferimento del terzo campione ai laboratori interni, però, qualcosa è andato storto: un attuatore nel sistema di trattamento del materiale si è inceppato. Il meccanismo, situato sul braccio robotico del rover e noto come CHIMRA, si sarebbe dovuto aprire, ma i dati indicano che qualcosa sia andato storto. L'apertura del condotto solitamente avviene tramite l'azionamento di un sistema motorizzato a percussione che occasionalmente viene impiegato anche per scuotere via il materiale residuo presente su un setaccio posto in prossimità del condotto. Parte del terzo campione si trova in questo momento nel condotto, essendo passata attraverso il setaccio.
"Il rover ha risposto correttamente a questo evento inaspettato," spiega Steve Lee del JPL. "Ha bloccato l'attuatore e sospeso tutte le attività del braccio e del sistema di analisi dei campioni."
Gli ingegneri stanno attualmente analizzando le informazioni diagnostiche inviate da Curiosity. Nel frattempo, gli altri strumenti passivi, tra cui i sistemi di monitoraggio ambientale, stanno continuando a raccogliere preziosi dati scientifici. Inoltre, le fotocamere stanno periodicamente osservando le dune, alla ricerca di eventuali cambiamenti dovuti all'azione del vento.
Il materiale prelevato durante la seconda raccolta di campioni è stato diviso in due, isolando i granelli di sabbia con diametri compresi tra 150 micron e 1 millimetro (ovvero 1000 micron) dal materiale restante.
Curiosity assaggia una duna marziana, ma non senza problemi
Reviewed by Pietro Capuozzo
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29.1.16
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