Dopo 30 anni, la NASA riavvia la produzione di plutonio-238


Dopo quasi trent'anni di attesa, il Dipartimento dell'Energia degli USA ha riavviato la produzione di plutonio-238. Circa 50 grammi dell'isotopo sono in produzione presso il laboratorio nazionale di Oak Ridge, nel Tennessee. Una volta pronti, verranno impiegati dalla NASA per alimentare sonde spaziali dirette verso la superficie marziana e il sistema solare esterno.
La produzione di plutonio-238 era terminata nella fabbrica di Savannah River, nella Carolina del Sud, alla fine degli anni '80. Prima di ricominciare la produzione, gli scienziati americani testeranno un piccolo campione di materiale per verificare l'efficienza dei metodi utilizzati.
Il plutonio-238 è alla base dei generatori termoelettrici a radioisotopi (RTG) che oggi alimentano o che in passato hanno alimentato missioni quali Curiosity, Cassini, New Horizons, Voyager 1 e 2, Viking 1 e 2, Pioneer 10 e 11, Galileo e Ulysses.
"Una volta automatizzato il processo, la nazione sarà in grado di produrre a lungo termine sistemi di alimentazione a radioisotopi come quelli utilizzati dalla NASA per l'esplorazione dello spazio profondo," spiega Bob Wham di Oak Ridge.
La decisione di riavviare la produzione di plutonio-238 era stata presa nel 2013, quando il Congresso aveva incluso 15 milioni di dollari destinati alla ricerca nucleare all'interno del budget annuale della NASA.
La produzione di plutonio-238 avviene tramite il decadimento radioattivo del nettunio-237, fornito dal laboratorio nazionale dell'Idaho, e da una successiva ossidazione del prodotto. Una volta completato, il materiale verrà inviato al laboratorio nazionale di Los Alamos.
Attualmente, la NASA dispone di appena 35 chilogrammi di plutonio-238, meno della metà dei quali rispettano le specifiche tecniche richieste. Con l'inventario attuale, la NASA potrà permettersi solo due o tre missioni in tutto il decennio prossimo. Per fortuna, la metà insufficiente del materiale attualmente a disposizione potrà essere migliorata utilizzando il nuovo materiale prodotto a Oak Ridge.
"Con la produzione di questi primi 50 grammi di plutonio-238, abbiamo dimostrato che il nostro processo funziona e siamo pronti a entrare nella nuova fase della missione," conclude Wham.
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