LISA Pathfinder è decollata

Pochi minuti fa, il piccolo lanciatore italo-europeo Vega è decollato nella sua sesta missione, portando in orbita la sonda sperimentale LISA Pathfinder. Il lancio è avvenuto alle 05:04 di stamattina ora italiana dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana Francese.

Circa 31 secondi dopo l'accensione del motore a propellente solido P80 del primo stadio, Vega ha infranto la barriera del suono, entrando in regime di volo supersonico. Altri 22 secondi più tardi, il razzo ha attraversato Max-Q, il periodo di massima pressione aerodinamica, ovvero massimo stress strutturale sul veicolo.

Avendo esaurito le 88 tonnellate di carburante a sua disposizione, il primo stadio si è spento dopo 1 minuto e 53 secondi a un'altitudine di 53 chilometri, passando il testimone al motore Zefiro 23 del secondo stadio. Dopo 103 secondi si è spento anche lo Zefiro 23, seguito dalla separazione del secondo stadio e, 3 minuti e 49 secondi dopo il decollo, dall'accensione del Zefiro 9 del terzo stadio, quando Vega viaggiava già a 14400 chilometri orari. Il terzo stadio si è spento e separato 6 minuti e 30 secondi dopo il lancio. Poco meno di un minuto più tardi si è acceso anche il motore ucraino RD-869 a idrazina del quarto e ultimo stadio, l'AVUM. La prima accensione dell'AVUM è terminata dopo 8 minuti e 54 secondi, inaugurando 85 minuti di silenzio.
Al termine della fase a propulsione inattiva, il motore si è riacceso per 94 secondi, portando LISA Pathfinder su un'orbita ellittica preliminare di 207 per 1540 km e 5.96 gradi di inclinazione. La separazione della sonda dall'AVUM è avvenuta circa 105 minuti dopo il decollo.

Nell'arco delle prossime due settimane, LISA Pathfinder completerà sei manovre di innalzamento dell'apogeo, con la sesta e ultima accensione che la spingerà verso il punto lagrangiano L1. Dopo sei settimane di crociera, la sonda si inserirà in un'orbita di Lissajous di 500 mila per 800 mila chilometri attorno al punto L1, a 1.5 milioni di chilometri dalla Terra in direzione del Sole.

Una volta raggiunto il punto L1, potrà iniziare la missione scientifica, che durerà circa 180 giorni. Durante questo periodo, gli ingegneri verificheranno il funzionamento di una serie di delicate tecnologie studiate per rilevare le onde gravitazionali, increspature nello spaziotempo - il tessuto dell'Universo - previste da Einstein.