La SpaceX scrive la storia: un primo stadio del Falcon 9 rientra dopo il decollo

A sinistra, la scia lasciata dall'ascesa del Falcon 9. A destra, le scie delle due accensioni del rientro del primo stadio.
La SpaceX ce l'ha fatta, nonostante a detta di molti fosse impossibile. La compagnia di Elon Musk ha scritto nuovamente la storia dell'esplorazione spaziale: dopo essere diventata con il proprio veicolo di rifornimento Dragon la prima agenzia privata a raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, la SpaceX è riuscita pochi minuti fa in qualcosa di straordinario e senza precedenti: riportare sulla terraferma il primo stadio di un razzo - il Falcon 9, che era decollato verso l'orbita terrestre meno di dieci minuti prima. Il successo della SpaceX è stato totale: dal lancio alla separazione degli 11 satelliti della Orbcomm, passando naturalmente per l'atterraggio del primo stadio, tutto è andato alla perfezione, nonostante la straordinaria tensione prima del lancio. Quello di oggi, infatti, è stato il primo volo della nuova versione del Falcon 9 (il Falcon 9-FT), il primo tentativo di rientro sulla terraferma, il primo tentativo di rientro mostrato in diretta televisiva e, soprattutto, il primo volo dopo il disastro di Giugno.

Il filmato dello storico rientro sulla terraferma del primo stadio di un Falcon 9 -- un evento che secondo molti esperti "ha cambiato tutto" nel settore dell'industria aerospaziale. Tutti i dettagli su questa storica missione: www.pollucenotizie.com/2015/12/22.html
Posted by Polluce Notizie on Lunedì 21 dicembre 2015

L'atterraggio del Falcon 9 di oggi potrebbe aver inaugurato una nuova era nell'esplorazione spaziale, un'era caratterizzata da veicoli almeno parzialmente riutilizzabili e da costi di lancio ridotti drasticamente. Non a caso, gli occhi di tutto il mondo dell'astronautica erano puntati su questo lancio, un lancio che altrimenti sarebbe rimasto piuttosto anonimo.

Il decollo del Falcon 9 da Cape Canaveral.
Il Falcon 9 è decollato alle 2:29 ora italiana di stamattina, all'inizio di una finestra di lancio di cinque minuti. Al momento del decollo, i nove motori Merlin 1D+ (per la prima volta nella loro configurazione a massima potenza) stavano generando una spinta complessiva di 6806 kN, consumando rapidamente le 123 tonnellate di RP-1 e le 286.5 di ossigeno liquido super-criogenico (un'altra novità di questa nuova versione del Falcon 9) a loro disposizione.

I nove motori del primo stadio durante la fase di ascesa.
Il razzo ha superato Mach 1, entrando così in regime di volo supersonico, circa 1 minuto e 13 secondi dopo il decollo, attraversando da lì a poco MaxQ, la fase di massima pressione aerodinamica. Due minuti e 20 secondi dopo il lancio, i nove motori del primo stadio si sono spenti, innescando qualche secondo dopo i meccanismi pirotecnici di separazione tra i due stadi.

Il Merlin 1D Vac del secondo stadio in azione.
Una quindicina di secondi dopo lo spegnimento del primo stadio, il testimone è passato al motore Merlin 1D Vac del secondo stadio, in grado di generare 935 kN di spinta e alimentato da 72.4 tonnellate di ossigeno liquido e 31.1 di RP-1. Una trentina di secondi dopo si sono separate le carenature aerodinamiche, rivelando gli 11 satelliti celati al loro interno.

La Landing Zone 1 della SpaceX poche ore prima del lancio. Credit: SpaceX
Poco dopo è iniziato il drammatico rientro del primo stadio del Falcon 9. Tre dei nove motori si sono riaccesi per la prima volta circa 4 minuti dopo il decollo, riportando lo stadio al di sopra delle coste della Florida. Altri quattro minuti dopo, il motore centrale della disposizione Octaweb (otto motori in cerchio attorno a uno centrale) si è riacceso, rallentando la discesa del primo stadio e indirizzandolo verso la Landing Zone 1, l'area di atterraggio della SpaceX appena nove chilometri e mezzo a sud della piattaforma da cui il razzo era decollato pochi minuti prima.

La posizione della Landing Zone 1, in basso, rispetto al sito di lancio.
A circa 10 minuti dal lancio, il primo stadio ha tentato un rientro senza precedenti sulla terraferma. I due tentativi di rientro effettuati in precedenza dalla SpaceX - entrambi risultati in esplosioni, ma con incoraggianti segnali di miglioramento - avevano visto il primo stadio tentare di atterrare su una chiatta robotica in mezzo all'Atlantico: mai prima d'ora la SpaceX aveva tentato di riportare un primo stadio usato sulla terraferma.
Nonostante tutto, lo storico tentativo di rientro è andato alla perfezione, con il Falcon 9 che si è adagiato sul suolo della Landing Zone 1 poco meno di dieci minuti dopo il decollo.

La separazione del primo satellite della Orbcomm.
Mentre il primo stadio del Falcon 9 toccava terra, il motore Merlin 1D Vac del secondo stadio completava la sua manovra. Un quarto d'ora dopo il decollo, il primo degli 11 satelliti della Orbcomm si è separato. L'ultimo satellite ha lasciato il veicolo di lancio cinque minuti più tardi, segnando la fine della missione del Falcon 9.
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