Alle 12:42 ora italiana di ieri, 14 Ottobre 2015, la sonda americana Cassini in orbita attorno a Saturno ha effettuato il suo ventesimo flyby di Encelado, il primo di una tripletta che si concluderà a Dicembre di quest'anno.
Nell'incontro ravvicinato di ieri, Cassini è passata a 1838 chilometri da Encelado, sorvolando le regioni polari dell'emisfero settentrionale. Tali regioni sono appena uscite da una lunga oscurità che le ha tenute nascoste dall'occhio robotico di Cassini fin dall'inizio della missione.
Nel flyby hanno avuto un ruolo di primo piano tre strumenti in particolare, ovvero le due fotocamere che costituiscono l'Imaging Science Subsystem (ISS), lo spettrometro a infrarossi CIRS e lo spettrografo UVIS. Le immagini che gli scienziati hanno programmato comprendono un mosaico di sette scatti ottenuto poco prima dell'incontro ravvicinato e centrato su al-Yaman Sulci e sui tre crateri al-Haddar, Shahrazad e Dunyazad, e un'osservazione dei pennacchi dell'emisfero meridionale. Quest'ultima osservazione permetterà agli scienziati di studiare eventuali variazioni nell'intensità dei geyser nel corso dell'orbita di Encelado. Per un breve periodo, quando Cassini ha attraversato il piano orbitale degli anelli, è stato attivato anche lo strumento Cosmic Dust Analyzer (CDA).
Al momento dell'incontro ravvicinato, Cassini viaggiava a 8.5 chilometri al secondo rispetto alla superficie di Encelado. Il prossimo incontro con la luna ghiacciata da parte di Cassini è previsto per il 28 Ottobre, seguito a Dicembre da un terzo sorvolo, l'ultimo previsto dal piano di volo.