L'ESA si prepara a scegliere due siti d'atterraggio per il rover ExoMars


Tra il 20 e il 21 Ottobre, scienziati e ingegneri da tutta Europa si riuniranno per selezionare due siti d'atterraggio, uno primario e uno di riserva, per quello che diventerà il primo rover europeo ad esplorare la superficie di Marte.
Il rover, ancora senza nome, atterrerà nel Marzo 2019 nell'ambito del programma ExoMars, una campagna d'esplorazione marziana finanziata da Europa e Russia. Il programma attualmente comprende due fasi: nel Marzo del 2016 decolleranno un orbiter e un modulo d'atterraggio sperimentale (il Trace Gas Orbiter e il modulo Schiaparelli, clicca qui per i dettagli), mentre nel 2018 partiranno il rover e un lander.
La ricerca di un sito d'atterraggio per il rover ExoMars era incominciata nel Dicembre del 2013, quando l'ESA aveva invitato la comunità scientifica a stilare una lista preliminare di proposte. Poi, un anno fa, gli scienziati si erano riuniti per selezionare quattro siti da studiare in maggiore dettaglio (clicca qui per i dettagli). A fine mese, gli scienziati si riuniranno nuovamente per ridurre la lista di potenziali siti d'atterraggio a due. Quale dei due verrà scelto come sito primario e quale come sito di riserva lo si deciderà nel 2017.
Copyright: ESA/DLR/FU Berlin & NASA MGS MOLA Science Team
Il rover, un veicolo dal peso di 300 chili, cercherà prove di vita, sia presente che passata, sul Pianeta Rosso. Tutti e quattro i potenziali siti - Mawrth Vallis, Oxia Planum, Hypanis Valles e Aram Dorsum - si trovano in prossimità dell'equatore marziano.
Copyright: ESA/DLR/FU Berlin & NASA MGS MOLA Science Team
"Il Marte che vediamo oggi è un mondo ostile agli organismi viventi, ma quando, 3,5-4 miliardi di anni fa, il clima era più caldo e umido, la situazione era ben diversa," spiega Jorge Vago, a capo della commissione scientifica di ExoMars. "Sarà indispensabile che il nostro sito d'atterraggio abbia ospitato in passato grandi quantità d'acqua. Quando abbiamo iniziato a cercare un simile sito, sono emersi quattro candidati."
Copyright: ESA/DLR/FU Berlin & NASA MGS MOLA Science Team
Mawrth Vallis e Oxia Planum si trovano in una regione che contiene uno dei più grandi affioramenti di roccia, datato a 3,8 miliardi di anni fa. La grande concentrazione di argilla in questi siti indica che in passato l'acqua giocava un ruolo importante in questa regione. Inoltre, i primi fenomeni di erosione nell'area risalgono a poche centinaia di milioni di anni fa, il che suggerisce che le stratificazioni non siano state esposte a lungo alle radiazioni che raggiungono la superficie marziana. Mawrth Vallis, in particolare, fa parte anche degli otto siti finalisti per l'atterraggio del rover della NASA che decollerà nel 2020 (clicca qui per i dettagli).
Hypanis Valles si trova invece su quello che un tempo era il delta di un importante fiume. Le stratificazioni di fini rocce sedimentarie presenti nell'area danno accesso a materiali risalenti a 3,45 miliardi di anni fa.
Copyright: ESA/DLR/FU Berlin & NASA MGS MOLA Science Team
Infine, il quarto sito, Aram Dorsum, è attraversato da un antico canale, che lo taglia da nordest a ovest. Sulle sponde si trovano rocce sedimentarie, probabilmente depositi di origine alluvionale simili al fango depositato dal Nilo qui sulla Terra. L'acqua avrebbe sepolto i materiali più antichi, preservandoli dalle radiazioni letali dello spazio profondo.

Photo credits: ESA/CartoDB
L'ESA si prepara a scegliere due siti d'atterraggio per il rover ExoMars L'ESA si prepara a scegliere due siti d'atterraggio per il rover ExoMars Reviewed by Pietro Capuozzo on 12.10.15 Rating: 5
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