L'Agenzia Spaziale Europea dà il via alla produzione di due nuovi lanciatori
L'agenzia spaziale europea, l'ESA, ha firmato oggi una serie di contratti per la produzione di due nuovi razzi e di una base di lancio, per un totale di quasi 3.4 miliardi di euro. I due lanciatori in questione sono l'Ariane 6, il nuovo membro della storica famiglia degli Ariane che debutterà nel 2020, e Vega C, una variante del piccolo razzo di progettazione e costruzione italiana che invece diventerà operativo già nel 2018. La produzione dei due razzi è stata affidata all'Airbus Safran Launchers (ASL) e alla torinese European Launch Vehicle (ELV), rispettivamente, con contratti da 2.4 miliardi e 395 milioni di euro. La costruzione della base di lancio che farà da teatro ai lanci dell'Ariane 6 è invece stata affidata all'agenzia spaziale francese, la CNES, per 600 milioni di euro.
Da sinistra: Alain Charmeau, Pierluigi Pirrelli, Jan Woerner, Gaele Winters e Jean-Yves Le Gall |
"Questi contratti ci permettono di sviluppare una famiglia di lanciatori europei, molto competitivi sul mercato globale e in grado di garantire accesso autonomo allo spazio a prezzi ridotti a tutti gli stati membri dell'ESA," spiega Jan Woerner, neo-direttore generale dell'ESA. I contratti firmati oggi "segnano un importante cambiamento nella direzione del settore dei lanciatori europei, affidando all'industria tutta la responsabilità per lo sviluppo e le operazioni dei razzi."
L'ASL e l'ELV stanno già collaborando per la produzione del P120C, un motore a propellente solido che fungerà da primo stadio su Vega C e da razzo laterale sull'Ariane 6. Quest'ultimo avrà due varianti: una configurazione con due razzi laterali, l'Ariane 62, e un'altra con quattro, l'Ariane 64.
Lo spazioporto per l'Ariane 6 sarà sempre situato a Kourou, nella Guyana Francese, ma sarà indipendente dai siti già in utilizzo.
"Con la firma di questi contratti, abbiamo iniziato a costruire una nuova famiglia di lanciatori con punti in comune, in linea con le decisioni e le tempistiche impostate al meeting ministeriale tenutosi a Lussemburgo nel 2014," spiega Gaele Winters, direttore dei lanciatori europei. Winters ha firmato i contratti assieme a Jean-Yves Le Gall, presidente della CNES, Alain Charmeau, presidente e CEO dell'ASL, e Pierluigi Pirrelli, CEO dell'ELV.
L'Agenzia Spaziale Europea dà il via alla produzione di due nuovi lanciatori
Reviewed by Pietro Capuozzo
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