La cometa di Rosetta dà spettacolo nel giorno del suo perielio


Alle 4:03 di stamattina ora italiana, la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko ha toccato il perielio della sua orbita, il punto della sua traiettoria attorno al Sole più vicino alla nostra stella. Al momento del perielio, il nucleo si trovava a 185 986 924 chilometri dal Sole, tra le orbite della Terra e di Marte, e a 265 138 407 km dalla Terra. Naturalmente, la sonda Rosetta, che ha raggiunto la cometa ormai più di un anno fa, si è potuta godere lo spettacolo in prima fila, dall'alto dei suoi 327 chilometri di quota.

Un frammento con dimensioni comprese tra 1 e 50 metri si stacca dal nucleo, in queste foto riprese il 30 Luglio a 185 km dalla cometa. Credits ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA
Le ultime misurazioni, effettuate poche ore prima del perielio, indicano che il nucleo sta versando 1000 chili di polveri e altri 300 chili di vapore acqueo nello spazio ogni secondo - dieci volte in più rispetto ad Agosto dell'anno scorso, quando la cometa era a 750 milioni di chilometri dalla sua posizione attuale.
Le prime immagine pubblicate oggi sono state scattate dalla fotocamera di navigazione (NavCam) e da quella scientifica (OSIRIS) tra le 19:35 di ieri pomeriggio e le 3:04 di stamattina, meno di un'ora prima del perielio. Le immagini sono state riprese da 327 chilometri di quota, una distanza di sicurezza resa necessaria dall'interferenza delle particelle di polvere con gli inseguitori di stelle, i dispositivi necessari a determinare ed eventualmente correggere l'assetto della sonda.

Le nuove regioni individuate nell'emisfero meridionale del nucleo. Credits ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA
Nel corso degli ultimi mesi, la luce solare è riuscita a penetrare anche nell'emisfero meridionale della cometa dopo cinque anni e mezzo di completa oscurità, rivelando così nuovi paesaggi alieni e permettendo agli scienziati di individuare quattro nuove regioni. Le nuove regioni, che si vanno ad aggiungere alle 19 già catalogate, sono state chiamate Anhur, Khonsu, Sobek e Wosret, in onore di antiche divinità egizie. Le nuove regioni sono sparse su entrambi i lobi del nucleo. Fra meno di sette mesi, queste aree saranno nuovamente invase dall'oscurità.

La cometa vista dal Gemini-South Telescope, in Cile, e dal Gemini-North Telescope, nelle Hawaii, tra Settembre 2014 e Agosto 2015. Credits Gemini Observatory/AURA
Man mano che il nucleo della cometa si avvicinava al Sole, i termometri di Rosetta hanno rilevato un aumento delle temperature dai 70 gradi centigradi sottozero misurati un anno fa a circa zero gradi. Nelle prossime settimane, nonostante la cometa abbia già iniziato ad allontanarsi dal Sole, inaugurando così la sua scalata verso l'afelio, le temperature dovrebbe continuare ad aumentare fino a un paio di decine di gradi sopra lo zero.
I primi fuochi d'artificio erano già scoppiati qualche giorno fa. Il 29 Luglio, in particolare, Rosetta aveva osservato un getto talmente potente staccarsi dalla cometa da risultare più luminoso del nucleo stesso, da alterare la composizione dei gas nella chioma - l'involucro gassoso che avvolge il nucleo - e da allontanare momentaneamente il vento solare in entrata, il flusso di particelle cariche provenienti dal Sole, creando una cavità diamagnetica mai osservata prima. Per tutti i dettagli su quel getto, vi rimandiamo a questo nostro articolo di pochi giorni fa (clicca qui).

 Una proiezione cilindrica della superficie di 67P/C-G con, in blu, i possibili punti di origine dei più recenti sbuffi. Credits ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA
Nonostante il perielio del 2015 sia ormai alle nostre spalle - e il prossimo non avverrà prima di altri 6.5 anni, ben oltre la "data di scadenza" della missione di Rosetta - le attività del nucleo dovrebbero continuare ad aumentare nell'arco delle prossime settimane, man mano che il calore solare penetra in profondità nella cometa e fa scattare la sublimazione dei ghiacci. La coda della cometa ha già superato i 120 mila chilometri di estensione, ma dovrebbe continuare ad gonfiarsi per ancora un mese circa.
"Appena le attività rallenteranno, ci riavvicineremo al nucleo per mappare tutti i cambiamenti," spiega Nicolas Altobelli dell'ESA. Inoltre, non tutte le speranze sono perdute per il recupero del robottino Philae, la sonda adagiatasi sul nucleo della cometa a Novembre dell'anno scorso dopo un drammatico e sensazionale triplice atterraggio. La sonda si è risvegliata a Giugno e da allora ha trasmesso a intermittenza. Entro fine mese, Rosetta si riporterà a latitudini favorevoli per stabilire un ponte di comunicazione con Philae (tutte le ultime scoperte scientifiche da Philae sono disponibili cliccando qui, mentre gli ultimi aggiornamenti sul suo stato di salute sono disponibili qui).
La cometa di Rosetta dà spettacolo nel giorno del suo perielio La cometa di Rosetta dà spettacolo nel giorno del suo perielio Reviewed by Pietro Capuozzo on 13.8.15 Rating: 5
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