Cygnus pronta a tornare sulla Stazione Spaziale dopo un anno di stop


Dieci mesi dopo che la drammatica esplosione di un razzo Antares della compagnia spaziale privata Orbital Sciences aveva compromesso la sua terza missione di rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale, la capsula Cygnus della stessa agenzia spaziale (oggi conosciuta come Orbital ATK in seguito alla fusione con l’ATK Aerospace) si sta preparando a tornare in azione. La navetta robotica decollerà alla volta della Stazione Spaziale a fine anno, mentre il veicolo di lancio Antares continua a fare importanti progressi dopo aver cambiato motori.
Nonostante le conclusioni dell’indagine sull’incidente che a Ottobre dell’anno scorso aveva tragicamente interrotto il volo del razzo Antares (e della capsula Cygnus montata sopra di esso) soli 14 secondi dopo il decollo non siano ancora state pubblicate, tutti i sospetti sono sulle turbopompe degli AJ-26, i due motori dell’Aerojet Rocketdyne del primo stadio. I due motori erano stati costruiti nell’Unione Sovietica degli anni ’60 e, in quanto mai utilizzati, rimessi a posto e venduti agli Stati Uniti.
Già prima che l’indagine fosse conclusa, l’Orbital aveva annunciato di voler sostituire i motori AJ-26 con gli RD-193, meglio conosciuti come RD-181. I motori provengono sempre dalla Russia; secondo fonti non ufficiali, l’Orbital avrebbe firmato un contratto da un miliardo di dollari con la russa Energomash per 60 motori. Il nuovo razzo, detto Antares 200, decollerà per la prima volta all’inizio dell’anno prossimo.
La capsula Cygnus tornerà operativa un po’ prima: per il 3 Dicembre di quest’anno è previsto il decollo di Orb-4, la sua quarta missione verso la Stazione Spaziale. Per lanciare la capsula in orbita, l’Orbital ATK ha “noleggiato” un Atlas V della United Launch Alliance. Se la data di lancio del 3 Dicembre verrà rispettata, Cygnus si aggancerà alla Stazione il 6 Dicembre per iniziare una missione di 60 giorni. Tuttavia, le date saranno probabilmente soggette a variazioni: la NASA infatti sta ancora aspettando di conoscere i piani di ritorno al volo della SpaceX, l’altra agenzia privata americana incaricata dalla NASA di rifornire la Stazione Spaziale. Anche il razzo Falcon 9 e la capsula Dragon, coinvolti in un incidente in un certo senso “meno grave” (in quanto dovuto a materiale scadente fornito da un rivenditore), dovrebbero tornare operativi verso fine anno.
Nel frattempo, tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, il razzo Antares 200 sarà sottoposto a un importante test statico a motori accesi che consisterà, appunto, nell’accensione dei motori mentre il razzo verrà tenuto saldamente ancorato al suolo (da qui il termine “statico”). Tutto l’hardware necessario per il test raggiungerà il sito di lancio della NASA a Wallops Island (rimesso a posto dopo i notevoli danni subiti in seguito all’esplosione) entro metà Agosto.
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