Rosetta, il cambio di orbita previsto per il 17 Giugno

Philae fotografato da Rosetta durante la sua discesa verso il nucleo della cometa, lo scorso Novembre.
Il personale del centro di controllo di Darmstadt, in Germania, sta continuando ad analizzare le centinaia di pacchetti di dati trasmessi da Philae a partire dalle 22:28 del 13 Giugno – ora della prima comunicazione con Rosetta dopo 211 giorni di silenzio. Philae ha comunicato con la nave madre una seconda volta alle 23:26 del 14, anche se le comunicazioni si sono rivelate molto più instabili del previsto.
Durante la comunicazione del 13 Giugno, durata 85 secondi, Philae ha trasmesso più di 300 degli 8000 pacchetti di dati custoditi nella memoria del suo computer di bordo. L'analisi preliminare ha rivelato che il lander, già sveglio da giorni, segnava una temperatura interna di -25 gradi centigradi. Nella breve comunicazione del 14, durata quattro minuti, anche se le trasmissioni effettive hanno coperto solo una manciata di secondi, Philae ha comunicato che la sua temperatura interna è aumentata fino a -5 gradi.
"Anche se dobbiamo ancora analizzare gran parte dei dati, possiamo già dire che tutti gli apparati del lander stanno operando nella norma, senza evidenti segni di usura dopo più di mezzo anno," ha spiegato Stephan Ulamec.
Le analisi preliminari hanno anche confermato che il lander è in condizioni di illuminazione favorevoli alle normali operazioni: i livelli di energia nel corso di un'intera giornata variano da 13 W all'alba a un picco di 24 W. Sono necessari almeno 19 W per mettersi in comunicazione con Rosetta. I dati indicano inoltre che Philae è bagnato dal Sole per più di 135 minuti al giorno.
Il problema principale in questo momento è l'orbita di Rosetta, che la porta a sorvolare il sito di Philae, battezzato Abysos, solo ogni 12 ore e mezza, e per un paio di minuti al massimo: questa probabilmente è anche la causa delle comunicazioni instabili di due giorni fa.
Fino all'1:35 ora italiana del 17 Giugno, Rosetta sarà impegnata a percorrere un'orbita prestabilita sopra il terminatore (il confine tra giorno e notte) a una quota compresa tra i 200 e i 235 km. Gli ingegneri di volo hanno già iniziato a studiare l'orbita successiva, una traiettoria che sarà ottimizzata per favorire la visibilità radio di Philae. L'orbita includerà un già previsto abbassamento di quota a 180 km.
Solo con una nuova orbita i tecnici potranno dare le prime consegne a Philae, cioè attivare i 10 strumenti di bordo. I tecnici in questo momento sono impegnati nel creare una scaletta con l'ordine degli strumenti da azionare: la priorità sarà data a quelli senza parti in movimento - niente martelli o trapani - quelli che consumano meno elettricità, e quelli che non avevano fornito risultati utili a Novembre.
Il robottino era atterrato sul nucleo della cometa il 12 Novembre scorso, culminando una traversata interplanetaria durata dieci anni. Staccatosi dal corpo della sonda madre Rosetta, Philae ha iniziato una lunga discesa di 7 ore verso un sito detto Agilkia sulla superficie della cometa. Ma qualcosa è andato storto: gli arpioni con chi Philae si sarebbe dovuto ancorare saldamente al nucleo non si sono azionati, e il robottino è rimbalzato contro la superficie. Philae è stato in aria per un'ora e 50 minuti, a un certo punto colpendo con una delle sue tre gambe robotiche un masso e iniziando a roteare su se stesso all'impazzata. Atterrato una seconda volta, il robottino ha nuovamente spiccato il volo, stavolta solo per sette minuti, al termine dei quali si è finalmente adagiato nel suo sito finale, Abysos. La posizione esatta di questo sito, anche adesso che Philae si è risvegliato, rimane incerta. Usando i dati dello strumento CONSERT, gli scienziati sono stati in grado di confinarla in un'ellisse di 160 per 16 metri circa ai piedi della depressione Heitmehit. L'impossibilità di rintracciare la posizione esatta di Philae si deve in gran parte alle incertezze sulla forma del nucleo.
Purtroppo, a causa della scarsa illuminazione e dell'assetto di Philae, che rendevano completamente operativo solo uno dei sei pannelli solari sui lati del lander, il robottino ha raggiunto velocemente livelli critici di energia, andando in ibernazione all'1:15 del 15 Novembre – meno di 60 ore dopo il suo terzo e ultimo atterraggio. In queste 60 ore, in compenso, Philae è stato in grado di svolgere con più o meno successo tutti i suoi esperimenti scientifici.
Il risveglio, avvenuto in realtà qualche giorno prima del 13 Giugno, è stato un processo automatico: Philae era programmato per uscire dall'ibernazione forzata appena i suoi sensori avessero segnato più di -45 gradi e i livelli di energia fossero stati sopra i 5.5 Watt. Una volta risvegliatosi, Philae ha iniziato a cercare di captare i segnali di Rosetta ogni 30 minuti, nell'attesa di ricaricare le proprie batterie fino a 19 W e poter stabilire un ponte di comunicazione reciproco.
Rosetta, il cambio di orbita previsto per il 17 Giugno Rosetta, il cambio di orbita previsto per il 17 Giugno Reviewed by Pietro Capuozzo on 16.6.15 Rating: 5
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