Un altro caso di cannibalismo galattico
![]() |
Un nuovo studio rivela che la galassia Ombrello è in realtà un cannibale cosmico. Foto copyright R. J. Gabany (Blackbird Obs) |
Quando, negli anni '50, gli astronomi scoprirono un alone a forma di ombrello attorno alla galassia NGC 4651, ipotizzarono che si trattasse di una galassia nana satellite. Sessant'anni più tardi, gli astronomi hanno puntato i loro telescopi ancora una volta in direzione di quella che oggi, proprio per il suo alone, è conosciuta come galassia Ombrello, e hanno raccolto dati sorprendenti che smentiscono l'ipotesi avanzata dai colleghi dello scorso secolo.
Un gruppo di ricercatori ha dimostrato che l'alone che avvolge la galassia, una spirale identica a quella della Via Lattea, è il resto di un banchetto galattico gargantuesco.
Scontri e fusioni sono tutt'altro che rari tra galassie, tanto che la nostra stessa Via Lattea ha raggiunto le sue dimensioni attuali inglobando galassie più piccole ed è attualmente impegnata nel digerire la galassia nana Sagittario.
Il gruppo di ricercatori, guidato da Caroline Foster dell'AAO, si è concentrato sulla galassia Ombrello, rivelando che l'arco che la avvolge è il frutto di una singola collisione galattica.
Gli astronomi hanno tracciato i movimenti di ammassi globulari, nebulose planetarie e nubi di idrogeno all'interno della struttura ad ombrello. "Usando nuove tecniche, siamo stati in grado di misurare i moti delle stelle nell'arco attorno alla galassia Ombrello", spiega la ricercatrice. "Ciò ci ha permesso di ricostruire la storia del sistema, cosa che non potevamo prima".
Le osservazioni sono state effettuate dai telescopi hawaiani Keck e Subaru. La distanza della galassia dalla Terra non è ancora nota con precisione. I ricercatori l'hanno approssimata a 62 milioni di anni luce.
Un altro caso di cannibalismo galattico
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
7.7.14
Rating:
