Stazione Spaziale, si è agganciata la capsula privata Dragon

La capsula Dragon si è agganciata alla Stazione Spaziale dopo un viaggio di 20 ore. © NASA TV

Gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale hanno completato con successo la cattura della capsula privata Dragon, agganciandola a uno dei moduli del complesso orbitante. La capsula era decollata 40 ore prima a bordo di un Falcon 9 decollato da Cape Canaveral. Si tratta della terza volta che la SpaceX, leader del settore spaziale privato, raggiunge con successo la Stazione Spaziale, la quarta se si considera anche la prima missione sperimentale.
La capsula è stata catturata alle 12:14 di ieri dal braccio robotico della Stazione controllato dal comandante giapponese Koichi Wakata. Il braccio ha catturato Dragon mentre si trovava a meno di dieci metri di distanza, 420 chilometri sopra il delta del Nilo.

«Congratulazioni all'intero team per il lancio, il rendezvous e la cattura di Dragon», ha commentato Wakata.

Poche ore dopo, la capsula è stata agganciata al modulo Harmony e preparata all'apertura del portellone.

«Signori, il Drago di Pasqua sta bussando alla porta», ha scherzato l'astronauta Randy Bresnik dal centro di controllo a Houston.

A bordo di Dragon vi sono oltre due tonnellate di rifornimenti, cibo, vestiti ed esperimenti che gli astronauti preleveranno nei prossimi giorni. I rifornimenti comprendono una nuova tuta spaziale (per sostituire quella che aveva quasi ucciso l'astronauta italiano Luca Parmitano qualche mese fa), un esperimento sulla lattuga e delle gambe per il robot Robonaut 2. Altri esperimenti comprendono un test medico per indagare sulla causa di un particolare tipo di immunodepressione riscontrato durante le missioni spaziali a lungo termine. Indagare su questo particolare potrebbe aiutare a trovare la cura per malattie autoimmuni come l'artrite e il diabete.

La sonda era decollata alle 20:25 del 18 Aprile a bordo di un Falcon 9, sempre della SpaceX. Il Falcon 9, dopo aver accompagnato Dragon nella sua orbita desiderata, ha tentato un ammaraggio morbido nel Pacifico, un'impresa mai provata prima che potrebbe rendere il razzo riutilizzabile, abbattendo i costi di lancio. Il razzo non è ancora stato recuperato, ma ha continuato a emettere segnali fino a 8 secondi dopo l'ammaraggio, quindi si pensa che almeno qualcosa sia sopravvissuto, nonostante la tempesta in corso in quella zona. Si trattava comunque di un test e non di un requisito di missione.