Grave incidente per il primo rover cinese sulla Luna, si teme il peggio

Il 15 Dicembre 2013, il rover cinese Yutu è diventato il primo veicolo ad atterrare sulla Luna in quasi 40 anni.
© Chinese Academy of Sciences

Il primo veicolo cinese a sbarcare sulla superficie della Luna ha avuto un grave problema tecnico all'inizio di quella che sarebbe dovuta essere la sua seconda notte lunare, secondo quanto riferito da fonti ufficiali all'intero del settore spaziale cinese.

Il rover Yutu, atterrato poco più di un mese fa assieme al modulo Chang'e 3, stava proseguendo il suo cammino verso sud, allontanandosi dal sito di atterraggio, quando si è verificato il malfunzionamento. La missione è iniziata sei settimane fa e dovrebbe durare altri due mesi, ma le poche notizie che arrivano dalla Cina sono tutt'altro che confortanti.

© CNSA/Chinanews/Ken Kremer/Marco Di Lorenzo – kenkremer.com

Yutu «ha riscontrato un'anormalità meccanica», come si legge in un articolo apparso sul giornale nazionale The People's Daily. «Gli scienziati stanno programmando delle riparazioni», aggiunge il quotidiano.

Secondo l'amministrazione statale per la Difesa Nazionale cinese, il ministero SASTIND, l'incidente sarebbe stato causato dal «complicato ambiente della superficie lunare». Il comunicato non aggiunge altro.

Le notizie sullo stato di Yutu sono scarse, ma si sa che il rover si stava preparando ad affrontare la sua seconda notte lunare e a entrare in uno stato di ibernazione forzata, il che potrebbe rendere le riparazioni impossibili. 

Non si sa ancora se gli ingegneri cinesi abbiano tentato di stabilire un disperato contatto col rover o meno prima che entrambi i veicoli, sia Yutu che la nave madre Chang'e 3, fossero sommersi dalla lunga notte lunare di due settimane.

Fonti non ufficiali riferiscono che uno dei pannelli del rover non si sia ripiegato a dovere per essere riscaldato e isolato dalle gelide temperature notturne. Un simile problema metterebbe in ginocchio tutti gli apparati di bordo, dai sistemi elettronici agli strumenti scientifici, comprese le fotocamere di navigazione e la potente antenna.

Secondo il comunicato diffuso dal ministero, Yutu si sarebbe addormentato due giorni fa, il 25 Gennaio, un giorno dopo la nave madre Chang'e 3.

Fonti ufficiali riferiscono che il secondo giorno lunare di operazioni da parte dei due veicoli si è svolto senza problemi. Entrambe le sonde hanno raccolto i dati scientifici e le immagini richieste dagli scienziati.

Tra le varie operazioni concluse nel secondo giorno lunare, Yutu avrebbe effettuato osservazioni del cielo notturno e della plasmasfera terrestre nella porzione dell'estremo ultravioletto, misurazioni radar del sottosuolo e analisi spettroscopiche con il suo braccio robotico.

Una notte lunare dura circa due settimane terrestri, durante le quali le temperature precipitano fino a 180 gradi centigradi sotto lo zero. Resistere a questo ambiente estremo è difficile, e proprio per questo riscaldare gli apparati vitali, come i pannelli solari, è indispensabile per sopravvivere fino all'alba.

Durante la notte, i veicoli sono riscaldati da un isotopo radioattivo che fornisce calore ai delicati sistemi elettronici di bordo e al computer centrale. Oltre la soglia dei -40 gradi, i sistemi sono in grave pericolo.

Chang'e 3 era allunato nella Baia degli Arcobaleni il 14 Dicembre 2013, completando uno storico sbarco e rilasciando poche ore dopo il rover Yutu. [Leggi: Incredibili foto in alta risoluzione dal rover cinese sulla Luna: galleria]

Molto probabilmente, non si avranno più notizie del rover fino alla prossima alba lunare, tra l'8 e il 9 Febbraio. Quando scopriremo se Yutu ce l'avrà fatta o meno.

Qualunque cosa succeda, anche se la missione non raggiungerà la sua durata prevista, finora è stato comunque un enorme successo. La Cina ha completato perfettamente il suo primo atterraggio robotico sulla superficie di un altro corpo celeste, portando sulla Luna tecnologie innovative, usando sistemi di atterraggio mai usati prima e interrompendo un silenzio durato 40 anni – 40 anni nei quali nessun oggetto artificiale era atterrato con successo sul nostro satellite. Complimenti agli ingegneri e agli scienziati cinesi, e buona fortuna.