Astronauti passeggiano con la torcia olimpica nello spazio

La fiamma olimpica è il più importante simbolo dell'Olimpiade e in ogni angolo del mondo rappresenta pace e fratellanza. Oggi è stata scritta una nuova pagina nella storia di questa antica tradizione, che ci riallaccia alle antiche Olimpiadi greche: la torcia è stata portata per la prima volta nello spazio. Due cosmonauti russi sono usciti dalla Stazione Spaziale Internazionale e hanno proseguito in modo inedito la staffetta iniziata più di un mese fa sulla Terra e che inaugurerà i giochi olimpici invernali di Sochi 2014.

Alle 15:34 ora italiana di oggi, Oleg Kotov e Sergey Ryazanskiy sono usciti dal portellone del modulo Pirs, iniziando un'inedita e simbolica attività extraveicolare. La passeggiata spaziale è durata sei ore e i due hanno realizzato varie fotografie dell'evento.

«Realizzeremo una fotografia della torcia con la Stazione Spaziale sullo sfondo, con la Terra sullo sfondo, e cercheremo di riprendere la Russia, magari Sochi dove si terranno i Giochi Olimpici», ha spiegato Kotov prima della passeggiata spaziale in un'intervista rilasciata alla NASA. «Credo che ci saranno interessanti filmati e immagini che verranno utilizzati per promuovere i giochi olimpici».

La torcia, realizzata in alluminio e dipinta di rosso e argento, è identica alle oltre 14 mila che da ormai un mese stanno attraversando la Russia. La torcia è arrivata sulla Stazione Spaziale Internazionale coi tre nuovi membri dell'equipaggio decollati due giorni fa. [Leggi: Decolla nello spazio la torcia olimpica con l'Expedition 39]

Mentre gli astronauti si passavo la torcia in orbita, la fiamma olimpica stava arrivando a Yakutsk, una delle più antiche città siberiane.

«Faremo parte di questa enorme catena, parte di questa meravigliosa staffetta della torcia olimpica», ha spiegato Ryazanskiy. «La parte più interessante è che i nostri parenti, le nostre famiglie, parteciperanno a questa staffetta. Mia moglie e la figlia di Oleg Kotov parteciperanno alla staffetta sulla Terra».

La torcia è la terza a raggiungere lo spazio, dopo quelle del 1996 e del 2000, ma è la prima a lasciare la Stazione e a entrare fisicamente nello spazio.

Per ovvi motivi di sicurezza, la torcia è rimasta e rimarrà spenta per tutta la durata della sua permanenza sul laboratorio orbitante.

Ryazanskiy è stato il primo a uscire dalla Stazione, così da poter fotografare Kotov mentre usciva dal portellone con la torcia in mano.

Gli altri membri dell'equipaggio che sono restati a bordo della Stazione hanno ripreso i due cosmonauti dalla Cupola. Kotov e Ryazanskiy avevano invece due videocamere GoPro montate sui loro elmetti per riprendere il loro punto di vista.

«Ci muoveremo lungo l'esterno del segmento russo e simbolicamente ogni membro dell'equipaggio passerà la torcia all'altro», ha spiegato Kotov ieri. «Lo ripeteremo due o tre volte per essere sicuri di avere una bella foto, per essere sicuri che l'intero mondo e il nostro paese vedranno la torcia con lo sfondo della Terra e dello spazio nero».

Dopo un'ora, i due cosmonauti hanno fatto rientrare la torcia e hanno proseguito i lavori all'esterno della Stazione Spaziale.

«[La staffetta con la torcia] non sarà l'unico compito che avremo, ma sarà solo uno stadio dell'intera sessione di attività», ha spiegato Kotov.

Domani la torcia sarà riportata sul nostro pianeta, con il rientro del cosmonauta Fyodor Yurchikhin, della statunitense Karen Nyberg e dell'italiano Luca Parmitano.

Normalmente, al cambio di equipaggi, i tre membri in uscita lasciano la Stazione in mano a tre persone in attesa dell'arrivo del terzo equipaggio. Per quest'occasione, però, l'equipaggio in uscita ha aspettato l'arrivo degli altri tre, e così attualmente a bordo della Stazione vivono 9 persone – il che non accadeva da tre anni.

«Oggi stiamo scrivendo la storia olimpica portando la torcia su una passeggiata spaziale per la prima volta», spiega Dmitry Chernushenko, presidente della commissione organizzativa di Sochi 2014. «Questo raggiungimento sottolinea le incredibili capacità umane e sarà il simbolo delle aspirazioni di tutti gli atleti da tutto il mondo per raggiungere nuove altezze nello sport».