La cometa ISON ancora tutta intera nelle foto di Hubble
Appassionati di astronomia e osservatori celesti, fatevi coraggio: la cometa ISON sembra ancora tutta intatta nelle ultime osservazioni del telescopio Hubble, almeno per il momento. La cometa si sta precipitando verso il Sole, che sfiorerà il 28 Novembre, e si pensa che la cometa possa rompersi in mille pezzi prima di quella data. Se ciò dovesse accadere, il grandioso spettacolo che la cometa ci sta preparando potrebbe essere annullato. Ma, per nostra fortuna, la cometa sembra che possa reggere le incredibili forze del Sole.
Il 28 Novembre, la cometa taglierà l'atmosfera solare, passando a soli 1,2 milioni di chilometri dalla sua superficie. Se ci arriverà intatta e se sopravviverà all'incontro ravvicinato, nessuno lo sa: basta vedere il caso della cometa Lovejoy, che un anno fa era già stata data per morta dopo essersi quasi schiantata contro la nostra stella, e che poche ore dopo era stata vista emergere illesa dall'altra parte del Sole.
L'unica cosa che possiamo dire per certo è che, se anche la cometa dovesse spaccarsi in mille frammenti, non rappresenterebbe un pericolo per il nostro pianeta. [Leggi: Cometa ISON, nessun rischio per il nostro pianeta]
«In quest'immagine del telescopio spaziale Hubble della NASA scattata il 9 Ottobre, il nucleo solido della cometa è invisibile perché è troppo piccolo. Se il nucleo si fosse spaccato Hubble avrebbe probabilmente visto le prove di molteplici frammenti», si legge in un comunicato stampa dello Space Telescope Science Institute di Baltimora, che opera Hubble.
«Inoltre, la chioma attorno al nucleo della cometa è simmetrica e liscia», si legge ancora. «Ciò probabilmente non sarebbe il caso se nubi di piccoli frammenti volassero in giro. In più, un getto polare di polveri avvistato in alcune immagini di Hubble scattate in Aprile non è più visibile e potrebbe essersi spento».
La cometa ISON stava sfiorando Marte mentre Hubble la fotografava. Si trovava a 285 milioni di chilometri dalla Terra. [Leggi: Come osservare la cometa ISON accanto a Marte in questi giorni]
ISON, conosciuta formalmente come C/2012 S1, fu scoperta nel Settembre dell'anno scorso da due astrofili russi, ed è impegnata in quello che gli astronomi credono essere il suo primo viaggio nel sistema solare interno. La cometa ha abbandonato le gelide periferie del sistema solare, la nube di Oort, 10 mila anni fa.
Se la cometa dovesse sopravvivere, potrebbe diventare talmente brillante nei nostri cieli da essere ben visibile anche di giorno, con una magnitudine 10 volte maggiore di quella di Venere.
Sulla cometa sono puntati numerosi occhi robotici, e molti altri si stanno unendo, in quella che è una campagna osservativa globale con pochi precedenti. Gli appassionati sperano che la cometa sopravviva per godersi lo spettacolo di Dicembre, così come gli astronomi, che avrebbero un'opportunità unica per studiare una cometa.
© immagine
NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA)
Il 28 Novembre, la cometa taglierà l'atmosfera solare, passando a soli 1,2 milioni di chilometri dalla sua superficie. Se ci arriverà intatta e se sopravviverà all'incontro ravvicinato, nessuno lo sa: basta vedere il caso della cometa Lovejoy, che un anno fa era già stata data per morta dopo essersi quasi schiantata contro la nostra stella, e che poche ore dopo era stata vista emergere illesa dall'altra parte del Sole.
L'unica cosa che possiamo dire per certo è che, se anche la cometa dovesse spaccarsi in mille frammenti, non rappresenterebbe un pericolo per il nostro pianeta. [Leggi: Cometa ISON, nessun rischio per il nostro pianeta]
«In quest'immagine del telescopio spaziale Hubble della NASA scattata il 9 Ottobre, il nucleo solido della cometa è invisibile perché è troppo piccolo. Se il nucleo si fosse spaccato Hubble avrebbe probabilmente visto le prove di molteplici frammenti», si legge in un comunicato stampa dello Space Telescope Science Institute di Baltimora, che opera Hubble.
«Inoltre, la chioma attorno al nucleo della cometa è simmetrica e liscia», si legge ancora. «Ciò probabilmente non sarebbe il caso se nubi di piccoli frammenti volassero in giro. In più, un getto polare di polveri avvistato in alcune immagini di Hubble scattate in Aprile non è più visibile e potrebbe essersi spento».
La cometa ISON stava sfiorando Marte mentre Hubble la fotografava. Si trovava a 285 milioni di chilometri dalla Terra. [Leggi: Come osservare la cometa ISON accanto a Marte in questi giorni]
ISON, conosciuta formalmente come C/2012 S1, fu scoperta nel Settembre dell'anno scorso da due astrofili russi, ed è impegnata in quello che gli astronomi credono essere il suo primo viaggio nel sistema solare interno. La cometa ha abbandonato le gelide periferie del sistema solare, la nube di Oort, 10 mila anni fa.
Se la cometa dovesse sopravvivere, potrebbe diventare talmente brillante nei nostri cieli da essere ben visibile anche di giorno, con una magnitudine 10 volte maggiore di quella di Venere.
Sulla cometa sono puntati numerosi occhi robotici, e molti altri si stanno unendo, in quella che è una campagna osservativa globale con pochi precedenti. Gli appassionati sperano che la cometa sopravviva per godersi lo spettacolo di Dicembre, così come gli astronomi, che avrebbero un'opportunità unica per studiare una cometa.
© immagine
NASA, ESA, and the Hubble Heritage Team (STScI/AURA)
La cometa ISON ancora tutta intera nelle foto di Hubble
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
20.10.13
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