Parte una caccia di cinque anni all'energia oscura
Un gruppo di scienziati è partito alla caccia di energia oscura, la misteriosa forza che si pensa sia responsabile della continua accelerazione nell'espansione dell'Universo. In cinque anni, il programma Dark Energy Survey, o DES, mapperà un ottavo dell'intero cielo, cercando indizi della presenza di energia oscura,
La fotocamera da 570 megapixel montata sull'osservatorio cileno del Cerro Tololo ha aperto il suo occhio per la prima volta dopo il tramonto del 31 Agosto, dando inizio alla colossale campagna.
Non dobbiamo pensare che l'energia oscura sia ancora molto sconosciuta a causa della sua rarità. Il 74 percento dell'Universo, infatti, è occupato dall'energia oscura. La materia «normale», quella che vediamo intorno a noi tutti i giorni e di cui siamo fatti, occupa solo il 3% dell'Universo.
Oggi sappiamo solamente che l'energia oscura è una forza opposta a quella della gravità, ossia che tende ad allontanare i corpi. Si pensa che sia proprio l'energia oscura a far accelerare l'espansione dell'Universo.
Ogni singolo fotogramma raccolto dalla Dark Energy Camera, costruita dal Fermilab, sarà in grado di rilevare oltre 100 mila galassie, tornando indietro nel tempo di quasi 8 miliardi di anni. In cinque anni, i ricercatori avranno l'opportunità di osservare fino a 300 milioni di galassie. Si pensa che la campagna scoprirà almeno 4000 nuove supernove. [Leggi: DES: un nuovo alleato nella ricerca dell'energia oscura]
I ricercatori estrarranno ogni minimo dettaglio da ogni immagine, aggiungendo importanti pezzi al puzzle della storia del nostro Universo.
«Consideriamo questa mappa galattica dell'Universo come un metodo per scoprire prove dell'energia oscura e determinare la sua natura per ogni epoca cosmica», spiega Ofer Lahav dell'University College di Londra e a capo della commissione scientifica della campagna. «Un obiettivo ancor più impegnativo per DES sarà quello di confermare che ciò che causa l'accelerazione dell'Universo è veramente l'energia oscura, o qualcosa di completamente diverso».
I ricercatori hanno specificato che useranno quattro metodi diversi per scoprire la natura dell'energia oscura.
Il primo consiste nell'osservare la distribuzione e la diffusione degli ammassi galattici in diverse epoche per raccogliere informazioni sulla gara tra gravità, che raduna il materiale per formare galassie, e energia oscura, che separa tutto.
Gli scienziati misureranno inoltre la luminosità delle supernove, le esplosioni di stelle massicce che sono giunte al termine del loro ciclo vitale. Misurando la distanza di queste supernove, gli scienziati potranno determinare con maggiore precisione il ritmo dell'espansione dell'Universo.
Il terzo metodo prevede lo studio della struttura di milioni di galassie per capire meglio l'interazione tra l'energia oscura e la gravità e come essa possa dar vita alla materia oscura.
Infine, il team userà onde sonore per creare mappe a grande scala dell'espansione dell'Universo in diversi periodi. Quando l'Universo era ancora un neonato, l'interazione tra materia e luce provocò l'emissione di una serie di onde sonore che recano le firme di come le galassie fossero distribuite nel giovane Universo.
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Dark Energy Survey
Parte una caccia di cinque anni all'energia oscura
Reviewed by Pietro Capuozzo
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17.9.13
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