I siti d'atterraggio Apollo potrebbero diventare parchi nazionali statunitensi
Un nuovo progetto di legge introdotto dal Congresso statunitense vuole fare dei siti di atterraggio delle missioni Apollo un parco nazionale storico. Si chiama Apollo Lunar Landing Legacy Act ed è stato introdotto l'8 Luglio dalle democratiche Donna Edwards e Eddie Bernice Johnson, membri della Camera dei Rappresentanti rispettivamente per il Maryland e il Texas.
La proposta sottolinea il fatto che il programma Apollo è stato uno dei più grandi traguardi raggiunti nella storia americana e, con sempre più nazioni sul punto di avere le capacità per atterrare sulla Luna, «è necessario proteggere i siti lunari di atterraggio [delle missioni] Apollo per la posterità».
La proposta, la Risoluzione 2617, è stata indirizzata alla Commissione per la Scienza, lo Spazio e la Tecnologia e alla Commissione per le Risorse Naturali.
Nel progetto si legge che, entro un anno dal suo varo, «il Parco Storico Nazionale dei Siti di Atterraggio Apollo dovrà essere stabilito come un'unità del Sistema Nazionale di Parchi».
Creare un simile parco aiuterà a mantenere intatti gli storici siti di allunaggio, e «fornire maggiore stima e comprensione pubblica di questa conquista unica nella storia americana».
I parchi comprenderanno tutte le regioni esplorate dagli astronauti e dagli strumenti collegati alle missioni Apollo, che tra il 1969 e il 1972 hanno toccato il suolo lunare.
Nella proposta si parla anche degli oggetti lasciati sulla Luna dalla missione Apollo 13, mai atterrata sul nostro satellite. Si legge che la missione «ha avuto un impatto di strumenti sulla superficie lunare il 14 Aprile 1970». Quest'ultimo passaggio non è del tutto chiaro, ma probabilmente si parla dello stadio superiore Saturn IVB che quel giorno si è schiantato a nord del Mare Cognitum. L'impatto ha portato alla formazione di un cratere largo 30 metri.
Il Segretario dell'Interno è riferito nella proposta come amministratore dei parchi, e lavorerà assieme alla NASA per dividersi le responsabilità e i compiti della gestione delle aree.
Questi compiti includono il monitoraggio dei siti di atterraggio, la gestione dei loro accessi – anche attraverso altre nazioni ed enti spaziali – e una catalogazione precisa di tutti gli oggetti presenti, in collaborazione con la Smithsonian Institution.
La proposta consiglia inoltre ai capi della NASA di «inviare il sito d'atterraggio dell'Apollo 11 all'UNESCO come candidato per Patrimonio dell'Umanità» non più tardi di un anno dalla creazione del parco.
I siti d'atterraggio delle missioni Apollo sono stati recentemente fotografati dalla sonda LRO a una definizione mozzafiato, che permette persino di distinguere i primi passi della nostra specie sul suolo lunare.
© immagini
NASA/GSFC/Arizona State University
I siti d'atterraggio Apollo potrebbero diventare parchi nazionali statunitensi
Reviewed by Pietro Capuozzo
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13.7.13
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