Niente atmosfera per il pianeta nano Makemake
Makemake è uno degli oggetti del sistema solare più lontani dalla nostra stella. Parlando in ambiti astronomici, dire che un oggetto è lontano equivale quasi sempre a dire che ne sappiamo molto poco, e Makemake rispetta pienamente questa semplice legge. Infatti, quando gli astronomi hanno puntato gli occhi robotici di tre telescopi dell'ESO per osservare un transito di Makemake davanti ad una lontana stella, hanno raccolto dati totalmente imprevisti.
Fino ad oggi, gli astronomi credevano che Makemake fosse un comune pianeta nano, con gelide temperature e un'atmosfera relativamente complessa. Eppure, i dati raccolti dai tre telescopi hanno evidenziato che attorno a Makemake non vi è proprio traccia della presenza di un'atmosfera.
Il team è stato guidato da José Luis Ortiz dell'Istituto di Astrofisica dell'Andalusia, in Spagna. Il transito del pianeta nano è stato osservato da tre telescopi dell'ESO in Cile – il Very Large Telescope (VLT), il New Technology Telescope (NTT) e il Transiting Planets and Planetesimals Small Telescope (TRAPPIST) – con contributi minori provenienti da altri telescopi sudamericani, come quello di 84 centimetri dell'Università cilena Catòlica del Norte, posto sul Cerro Armazones, dove sorgerà l'European Extremely Large Telescope (E-ELT).
Makemake è passato davanti alla stella NOMAD 1181-0235723 il 23 Aprile 2011. Il transito è durato solo un minuto, e perciò il team ha dovuto usare una camera ad alta velocità nota come ULTRACAM e un'altra fotocamera infrarossa chiamata ISAAC.
«Mentre Makemake passava di fronte alla stella e la occultava, la stella è scomparsa e riapparsa molto bruscamente, invece di sbiadire e poi ricomparire gradualmente. Ciò significa che il piccolo pianeta nano non ha un'atmosfera importante» ha commentato Ortiz. «Pensavamo che Makemake avesse buone probabilità di avere un'atmosfera complessa, e il fatto che non ci siano segni che testimonino la sua presenza dimostra quanto ancora dobbiamo imparare su questi corpi misteriosi. Scoprire queste proprietà di Makemake per la prima volta è un grande passo in avanti nelle nostre ricerche sul club privato dei pianeti nani ghiacciati».
Gli astronomi non escludono però che possa essere presente un'atmosfera di tipo locale, ossia che interessa solo determinate regioni di Makemake.
Le osservazioni hanno permesso agli astronomi di raccogliere importanti dati sulla sua dimensione e sulla sua densità. Makemake è sempre stato particolarmente difficile da studiare per l'assenza di satelliti naturali e, ovviamente, a causa della sua grande distanza.
Gli astronomi hanno anche determinato l'albedo di Makemake, ossia la quantità di luce che il corpo riceve dal Sole e riflette nello spazio. L'albedo di uno specchio perfetto, ad esempio, sarebbe pari a 1. Ora sappiamo che l'albedo di Makemake è 0.77±0.03, simile a quello della neve sporca, maggiore di quello di Plutone ma minore di quello di Eris.
Le osservazioni hanno permesso agli scienziati di calcolare la densità di Makemake, pari a 1.7±0.3 grammi per centimetro cubo. Con queste informazioni, gli astronomi hanno ricostruito la probabile forma del pianeta nano, che risulta essere uno sferoide – una sfera leggermente appiattita in corrispondenza dei poli. Gli assi sono di 1430±9 e 1502±45 chilometri.
Le occultazioni sono molto importanti da osservare perché ci possono aiutare a ricostruire un quadro abbastanza dettagliato di un corpo che conosciamo relativamente poco, come Makemake. Inoltre, Makemake si trova in una regione con poche stelle, quindi le occultazioni sono molto rare e veramente difficili da prevedere.
«Pluto, Eris e Makemake sono tra i più grandi esempi dei numerosi corpi ghiacciati che orbitano molto lontano dal Sole» conclude Ortiz. «Le nostre nuove osservazioni hanno fortemente aumentato le nostre conoscenze su uno dei corpi più grandi, Makemake».
Makemake era inizialmente noto come 2005FY9. Dato che fu scoperto pochi giorni dopo Pasqua, divenne presto famoso con il nome di Coniglio Pasquale. Nel Luglio 2008, gli astronomi votarono per il nome Makemake, creatore dell'umanità e dio della fertilità secondo la religione diffusa presso la popolazione dell'isola di Pasqua.
© immagine
ESO/L. Calçada/Nick Risinger
ESO/L. Calçada
Niente atmosfera per il pianeta nano Makemake
Reviewed by Pietro Capuozzo
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22.11.12
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