Curiosity vede la 'Terra Promessa' e i suoi affioramenti geologici

Il rover americano Curiosity, tra un morso di suolo marziano e l'altro, sta scattando stupendi panorami dal suo magnifico punto nel cratere Gale. Il soggetto che più interessa agli scienziati è la "Terra Promessa": così quelli della NASA hanno definito la destinazione principale del rover, dove si spera troverà la risposta all'enigma dell'acqua su Marte.

La missione primaria è iniziata da 11 settimane e ora il rover si trova in prossimità della sua prima tappa, Glenelg. Questa regione si trova in mezzo a tre tipi diversi di terreni osservati anche dalle sonde in orbita. Durante il suo percorso dal sito d'atterraggio Bradbury, il rover ha incontrato tre interessanti affioramenti geologici: Goulborn, Link e Hottah. Presso quest'ultimo gli scienziati hanno scoperto una prova schiacciante: un deposito di piccoli ciottoli perfettamente levigati che probabilmente corrispondeva anticamente con il letto di un fiume.

La Terra Promessa sono i rilievi che annunciano la presenza del monte Sharp, una montagna alta 5,5 chilometri che si innalza al centro del cratere. Questa montagna presenta degli interessantissimi strati geologici che il rover studierà prossimamente.

Le immagini riprese dalla Mastcam – la fotocamera posta in cima all'albero del rover – servono anche agli scienziati per stabilire il percorso che il rover effettuerà nei sol successivi.

«Siamo a Glenelg, vicini a quella che consideriamo la Terra Promessa. Abbiamo realizzato queste immagini che indicano la direzione che stiamo percorrendo» ha commentato John Grotzinger. «Vediamo molti affioramenti geologici».

«Queste immagini ci guideranno e daranno al team diverse opzioni per ciò che io chiamo 'tour'. Il team sviluppa, guardando le immagini, delle ipotesi a seconda delle osservazioni che vorrebbero compiere e il tragitto che vorrebbero percorrere» continua Grotzinger.

© immagini NASA/JPL-Caltech/MSSS/Ken Kremer/Marco Di Lorenzo