Una pioggia di zucchero su una stella simile al Sole
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Certo, non dobbiamo immaginarci lo zucchero che usiamo in cucina (il saccarosio): con il termine «zucchero», infatti, i chimici raggruppano una ristretta cerchia di carboidrati (molecole che contengono carbone, idrogeno ed ossigeno, tipicamente con un rapporto atomico tra questi ultimi due di 2:1, come nell'acqua). Il carboidrato trovato attorno alla stella binaria IRAS 16293-2422 è noto come glicolaldeide (C2H4O2) e, nonostante sia già stato trovato nello spazio interstellare (nel 2000 nella nube Sgr B2 e nel 2008 nel nucleo molecolare G31.41+0.31), è la prima volta che viene scoperto in una regione così vicina ad una stella simile al nostro Sole, ad una distanza paragonabile a quella di Urano nel nostro sistema planetario.
«Nel disco di gas e polvere che circonda la stella appena formata abbiamo trovato la glicolaldeide, una semplice forma di zucchero, non molto diversa da quello che mettiamo nel caffè» ha commentato Jes Jørgensen del Niels Bohr Institute. «Questa molecola è uno degli ingredienti per la formazione dell'RNA, che, come il DNA a cui è legato, è uno degli elementi costitutivi della vita». I risultati ottenuti da Jørgensen e dal suo team verranno pubblicati a breve sull'Astrophysical Journal Letters.
«Nel disco di gas e polvere che circonda la stella appena formata abbiamo trovato la glicolaldeide, una semplice forma di zucchero, non molto diversa da quello che mettiamo nel caffè» ha commentato Jes Jørgensen del Niels Bohr Institute. «Questa molecola è uno degli ingredienti per la formazione dell'RNA, che, come il DNA a cui è legato, è uno degli elementi costitutivi della vita». I risultati ottenuti da Jørgensen e dal suo team verranno pubblicati a breve sull'Astrophysical Journal Letters.
Il potente e preciso occhio del telescopio ALMA è stato di vitale importanza nella scoperta, con l'utilizzo di una schiera parziale di antenne (tutte e 66 le antenne saranno pienamente operative non prima del 2013).
La scoperta dimostra che è possibile trovare ingredienti necessari per la vita durante la formazione di un sistema planetario. Certo, lo sapevamo già (se no come faremmo ad essere qui?) ma è utile avere la conferma che non siamo un caso unico nell'Universo.
Oltre alla glicolaldeide, attorno ad IRAS 16293-2422 sono state rilevate alte quantità di altre molecole organiche complesse, come il glicole etilenico, il formiato di metile e l'etanolo.
«La cosa veramente emozionante della nostra scoperta è che le osservazioni di ALMA rivelano che le molecole di zucchero stanno cadendo su una delle stelle del sistema» ha commentato Cécile Favre dell'Aarhus University danese.
Le nubi di gas e polvere che collassano per formare nuove stelle sono molto fredde – solitamente 10 gradi sopra lo zero assoluto, ossia -263 gradi centigradi – e buona parte dei gas si solidificano come ghiaccio sulle particelle di polvere, dove si legano a formare molecole piu complesse. Ma la stella, una volta che si è formata nel mezzo di una nube di gas e polvere in rotazione, riscalda le zone interne della nube circa a temperatura ambiente, facendo evaporare le molecole chimicamente complesse che formano un gas. Questo gas emette una radiazione caratteristica sotto forma di onde radio che possono essere ricostruite e rappresentate utilizzando il potente radiotelescopio ALMA.
Un altro punto a favore di questa scoperta è che il sistema si trova a soli 400 anni luce da noi, il che lo rende una facile preda per gli scienziati che studiano la chimica extrasolare.
«Una domanda cruciale è: quanto possono diventare complesse queste molecole prima di essere incorporate in nuovi pianeti?» continua Jørgensen. «Ci potrebbe dare qualche informazione su come la vita può iniziare altrove. Le osservazioni di ALMA saranno fondamentali per sciogliere questo enigma».
Una pioggia di zucchero su una stella simile al Sole
Reviewed by Pietro Capuozzo
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