Un'evasione cosmica da una supernova

© X-ray: NASA/CXC/Royal Military College of Canada/P.Chandra et al); Optical: NASA/STScI
L'occhio del telescopio spaziale americano Chandra ha ripreso, per la prima volta nella storia, l'onda d'urto prodotta da una supernova mentre impatta con una nube di gas accanto alla stella esplosa. Quest'importante scoperta potrebbe aiutare gli scienziati a capire come mai alcune supernove sono molto più potenti di altre.
Il 3 Novembre 2010, gli astronomi hanno osservato un intenso bagliore proveniente da 160 milioni di anni luce, nella galassia UGC 5189A. Tramite delle ricostruzioni del telescopio hawaiiano All Sky Automated Survey, i ricercatori sono stati in grado di stabilire che la supernova era esplosa un mese prima, ovviamente dal punto di vista di un osservatore terrestre.
La supernova, conosciuta come SN 2010jl è stata una delle più luminose mai osservate dai telescopi che operano nelle lunghezze d'onda dei raggi–X, come Chandra. L'immagine raffigura l'intera galassia, e la supernova è visibile come un gigantesco punto di luce in alto. Questa fotografia è un mosaico di alcune osservazioni effettuate da Chandra (viola) e Hubble (rosso, verde e blu).
Nella luce visibile, SN 2010jl è circa 10 volte più luminosa di una tipica supernova prodotta dal collasso di una stella massiccia. Grazie a questo nuovo alunno, la classe delle supernove super-luminose si è ingrandita ancor di più.
Ci sono diverse teorie che cercano di spiegare l'enorme margine di differenza tra le supernove poco luminose e quelle super-luminose. La prima include l'interazione tra l'onda d'urto di una supernova e una densa barriera di materia attorno alla stella sul punto di esplodere. Una seconda teoria incolpa come la causa di questa enorme differenza la radioattività originata da una supernova a instabilità di coppia (ossia causata dalla conversione dei raggi gamma in coppie di particelle e antiparticelle). Una terza teoria, infine, fa affidamento all'emissione prodotta da una stella di neutroni dotata di un campo magnetico insolitamente sviluppato.
Chandra ha osservato SN 2010jl per la prima volta nel Dicembre del 2010, verificando che l'emissione luminosa dell'onda d'urto era in gran parte assorbita dalla nube di gas. Nell'Ottobre 2011, Chandra ha osservato nuovamente SN 2010jl, constatando che l'onda d'urto era diventata molto più luminosa in quanto aveva rotto l'ultima barriera della nube ed era finalmente uscita verso le vastità cosmiche. Le osservazioni di Chandra hanno inoltre dimostrato che la nube di gas possiede temperature di oltre 100 milioni di gradi Kelvin, confermando l'attraversamento dell'onda d'urto.
In uno strano esempio di coincidenza cosmica, pare che vi sia una sorgente di raggi-X ultra luminosa "nascosta" esattamente dietro SN 2010jl. Sembra che questa sorgente possieda un buco nero supermassiccio, ma vi saranno ulteriori analisi per determinare la sua vera natura.

Fonte: Chandra, P. et al, 2012 ApJ 750:L2; arXiv:1203.1614
Un'evasione cosmica da una supernova Un'evasione cosmica da una supernova Reviewed by Pietro Capuozzo on 16.5.12 Rating: 5
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