Febe: un semplice satellite oppure qualcosa di più?

© NASA/JPL/Space Science Institute
Febe potrebbe apparire come un corpo celeste qualsiasi, ma la sonda Cassini ha fatto intuire agli scienziati che potrebbe trattarsi di qualcosa che va ben oltre un semplice satellite naturale tra gli oltre 60 che orbitano attorno a Saturno.
Analizzando i dati provenienti da diversi strumenti a bordo di Cassini e ripresi durante un flyby nel 2004, gli scienziati hanno scoperto che si tratta in realtà di un planetesimo, ossia i mattoncini da costruzione che compongono i pianeti. I risultati ottenuti dal team di scienziati sono stati pubblicati sulla rivista Icarus.
«Diversamente da corpi primitivi come le comete, Febe parrebbe essersi evoluto attivamente per un determinato periodo, per poi spegnersi» ha commentato Julie Castillo-Rogez, planetologo al Jet Propulsion Lab (JPL) di Pasadena, in California. «Crediamo che i copri come Febe si siano condensati molto velocemente, per cui rappresentano i mattoncini da costruzione per i pianeti. Essi danno agli scienziati indizi su come fossero le condizioni attorno al periodo in cui sono sorti i pianeti con le loro lune».
I dati di Cassini sembrano suggerire che Febe si sia formato nella Cintura di Kuiper, una regione periferica del sistema solare che si estende oltre l'orbita di Nettuno e che è formata da corpi antichi, rocciosi e ghiacciati. La densità di Febe è molto simile a quella di Plutone, un altro copro della Fascia di Kuiper, e probabilmente in origine era caldo e sferico. Successivamente, si pensa che sia stato catturato dall'enorme campo gravitazionale generato da Saturno.
Saturn's moon Phoebe
Saturno è avvolto da moltissime lune irregolari, di cui Febe è la più grande. Questi satelliti percorrono la loro orbita lungo il cosiddetto piano equatoriale, un piano ruotato rispetto al piano dell'eclittica, e orbitano tutti in un'unica direzione, ad eccezione di Febe, che possiede inoltre una densità maggiore del 40% rispetto alla media degli altri satelliti irregolari. Potrebbero avere un'origine diversa rispetto alle lune più grandi che orbitano attorno a Saturno, che si sarebbero formate dall'accumulo di gas e polveri che erano in orbita attorno al gigante gassoso.
«Combinando i dati di Cassini con alcuni modelli computerizzati applicati precedentemente ad altri corpi del sistema solare, siamo stati in grado di andare indietro nel tempo e chiarire perché (Febe) è così diverso dal resto del sistema di Saturno» ha commentato Jonathan Lunine, co–autore dell'articolo comparso su Icarus e membro del team scientifico di Cassini alla Cornell University di Ithaca, New York.
Alcune analisi suggeriscono che Febe abbia avuto origine nei primi 3 milioni di anni del sistema solare, ossia circa 4,5 miliardi di anni fa. Inizialmente, si pensa che fosse porosa, ma poi secondo gli scienziati sarebbe collassata contemporaneamente all'inizio di un processo di riscaldamento, probabilmente innescato dalla presenza di materiale radioattivo. Se venisse confermato questo collasso, Febe potrebbe veramente aver avuto del materiale radioattivo sulla sua superficie.
«Dalla forma che vediamo nelle immagini di Cassini e dalla probabile storia della formazione dei crateri, siamo stati in grado di capire che Febe ha iniziato la propria vita con una forma quasi sferica, più che una forma irregolare poi plasmata in una sfera dagli impatti»  ha commentato Peter Thomas della Cornell.
Il riscaldamento di Febe contemporaneo al presunto collasso sarebbe durato qualche decina di milioni di anni.
Speriamo di conoscere qualcosa di più su questo misterioso planetesimo al più presto.

Fonti: JPL
Febe: un semplice satellite oppure qualcosa di più? Febe: un semplice satellite oppure qualcosa di più? Reviewed by Pietro Capuozzo on 28.4.12 Rating: 5
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