L'immagine infrarossa più dettagliata mai ottenuta della nebulosa Carina
© immagine ESO/T. Preibisch |
La Nebulosa Carina è, come dice il nome stesso, uno dei panorami cosmici più belli mai osservati. Proprio per questo motivo, una nuova immagine del Very Large Telescope (VLT) dell'ESO ha fatto il giro del mondo in pochissimo tempo. Di cosa si tratta? Si tratta nientemeno che dell'immagine ottenuta alle lunghezze d'onda dei raggi infrarossi più dettagliata mai acquisita di questa perla spaziale.
Questo reparto di maternità stellare è uno dei più vicini, posto a 'solamente' 7500 anni luce da noi – pochissimo sulla scala delle distanze astronomiche. E' un vero paradiso per gli astronomi che vogliono studiare la formazione stellare in ambienti estremi come questo. Una delle sue stelle, Eta Carinae, è un astro molto instabile che nella metà del XIX secolo è stato il secondo più luminoso nel cielo notturno. Gli astronomi pensano che questa stella esploderà in una supernova fra relativamente poco tempo – sempre parlando in termini astronomici.
La nebulosa Carina vista alle lunghezze d'onda del visibile (© immagine ESO). |
La Nebulosa Carina è un vero spettacolo anche in luce visibile, ma l'occhio infrarosso di telescopi come il VLT permettono agli astronomi di studiare ciò che si nasconde oltre le dense nubi di gas e polveri interstellari.
Quest'immagine è in realtà un mosaico formato da centinaia di fotografie realizzate nell'infrarosso, e proprio per questa sua particolarità è incredibilmente dettagliata. Infatti, grazie a questa immagine gli astronomi hanno scoperto molti astri finora mai osservati perché troppo poco luminosi.
L'immagine è il risultato di uno studio realizzato da un gruppo europeo di astronomi guidato da Thomas Preibisch dell'University Observatory di Monaco, Germania.
Al centro dell'immagine è chiaramente visibile un ammasso stellare noto come Trumpler 14. Questo ammasso è può essere osservato anche nello spettro visibile, ma l'infrarosso permette di osservarne molti più astri. A sinistra dell'immagine è visibile un altro ammasso stellare ben più ridotto, composto principalmente da stelle apparentemente gialle. Questo ammasso fu scoperto proprio dall'occhio infrarosso del VLT, e da allora nessun telescopio che opera nel visibile è riuscito ad osservarlo.
In molti punti dell'immagine possono anche essere osservate delle macchie scure, note come Globuli di Bok. Si tratta di densissimi bozzoli in cui si stanno formando nuove generazioni di stelle.
Fonti
L'immagine infrarossa più dettagliata mai ottenuta della nebulosa Carina
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
8.2.12
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