Vega si prepara a decollare
Il lanciatore Vega sulla rampa di lancio dello spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana Francese (© immagine ESA - S. Corvaja, 2012) |
Vega, il piccolo lanciatore europeo di cui avevamo parlato pochi mesi fa, si prepara a decollare per la sua prima missione. Il razzo – costruito e finanziato in gran parte dall'Italia – ha superato gli ultimi test pre–lancio e decollerà dallo spazioporto di Kourou (Guyana Francese) il 9 Febbraio, portando in orbita ben nove satelliti.
A Novembre era stato installato sulla rampa di lancio il primo stadio P80, sviluppato dalla FiatAvio (Gruppo Fiat). Questo stadio è un adattamento dei razzi laterali dei lanciatori Ariane 5. Successivamente sono stati aggiunti gli altri stadi (tra cui l'Attitude and Vernier Upper Module, o AVUM, il quarto stadio), e il piccolo razzo vettore ha lentamente preso vita.
A Novembre era stato installato sulla rampa di lancio il primo stadio P80, sviluppato dalla FiatAvio (Gruppo Fiat). Questo stadio è un adattamento dei razzi laterali dei lanciatori Ariane 5. Successivamente sono stati aggiunti gli altri stadi (tra cui l'Attitude and Vernier Upper Module, o AVUM, il quarto stadio), e il piccolo razzo vettore ha lentamente preso vita.
I nove satelliti vengono inseriti nello stadio superiore di Vega (© immagine ESA - M. Pedoussaut, 2012) |
«Tutti e quattro gli stadi sono stati sottoposti al controllo finale di accettazione, comprendente test di avionica, guida, telemetria, propulsione, pirotecnica della separazione e procedure di sicurezza» ha riferito l'ESA – l'ente spaziale europeo – in un comunicato stampa. «Il tutto è culminato, il 13 gennaio, nei controlli di sintesi di Vega dove tutti i sistemi sono stati messi in modalità di lancio per l'accettazione finale del veicolo. Il controllo includeva anche la pressurizzazione dei sistemi di propulsione dell'AVUM, che attivano le valvole del propulsore».
Vega prima di essere trasferito sulla rampa di lancio (© immagine ESA - M. Pedoussaut, 2012). |
Ma i test non si sono fermati qui. I tecnici di missione hanno scelto anche di simulare il countdown che anticipa il lancio, verificando che tutti gli stadi a propulsione liquida si accendessero correttamente. Successivamente si è ricorsi all'uso di un software di simulazione per controllare le attività dei vari stadi durante le diverse fasi del tragitto. Anche le interfacce che permettono la comunicazione tra gli stadi e il Controllo di Missione sono state verificate. «L'analisi di questi test ha confermato che tutto funzionava nominalmente e che il lanciatore è pronto al volo» ha continuato l'ESA nel suo comunicato stampa.
La missione VV01 immetterà nell'orbita terrestre ben nove satelliti, fra cui sette CubeSats sviluppati da alcune università europee, un satellite LARES e un ALMASat–1, sviluppato dall'ASI – l'Agenzia Spaziale Italiana. Proprio l'ASI contribuisce alla missione con il 65% dei finanziamenti, il tasso più alto seguito da Francia (12,5%), Spagna, Svizzera, Svezia e Benelux. Oltre al primo stadio, sviluppato dalla FiatAvio, anche il resto del lanciatore è 'made in Italy', costruito principalmente dalla società ELV. I quartieri generali di Vega, inoltre, sono stati inseriti nella sede dell'ESA di Frascati, l'ESRIN.
Una nuova missione che contribuirà fortemente al nostro programma spaziale nei prossimi anni.
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