Scoperto il gemello di Saturno: un esopianeta con gli anelli
Gli astronomi hanno scoperto un esopianeta che potrebbe essere il gemello di uno dei corpi più famosi del nostro sistema solare. Di chi stiamo parlando? Di Saturno, il gigante gassoso noto per i suoi lunghissimi ma finissimi anelli di polvere interplanetaria. Infatti, due ricercatori dell'Università di Rochester – Eric Mamajek e Mark Pecaut – hanno analizzato la silhouette di un esopianeta mentre transitava davanti alla propria stella, e vi hanno riconosciuto un'insolita forma paragonabile, appunto, a quella del gigante gassoso che popola il nostro sistema solare esterno.
'Saturno II' orbita la stella 1SWASP J140747.93-394542.6, ubicata a circa 420 anni luce dalla Terra. I due ricercatori hanno analizzato i dati raccolti in un periodo di 54 giorni. Questi dati sono stati ottenuti nel 2007 e sono stati resi disponibili ai due ricercatori grazie ai progetti SuperWASP (Wide Angle Search for Planets) e ASAS (All Sky Automated Survey).
'Saturno II' orbita la stella 1SWASP J140747.93-394542.6, ubicata a circa 420 anni luce dalla Terra. I due ricercatori hanno analizzato i dati raccolti in un periodo di 54 giorni. Questi dati sono stati ottenuti nel 2007 e sono stati resi disponibili ai due ricercatori grazie ai progetti SuperWASP (Wide Angle Search for Planets) e ASAS (All Sky Automated Survey).
Per l'identificazione del pianeta è stato usato il metodo dei transiti, lo stesso che usa il telescopio spaziale americano Kepler, il 'cacciatore di esopianeti'. Questo metodo consiste nel misurare eventuali cali nella luminosità di una stella, dovuti al passaggio di un esopianeta proprio davanti al disco stellare, che di conseguenza viene oscurato in percentuali variabili. Di norma, questi abbassamenti di luminosità sono regolari e 'monotoni', ma quello di 1SWASP J140747.93-394542.6 è tutt'altra cosa. Nel dicembre 2010, infatti, i ricercatori si sono accorti del transito di un oggetto di forma non sferica ma bensì ellittica. Ad un certo punto del transito, questo misterioso corpo oscurò addirittura il 95% del disco della sua stella, un astro simile al nostro Sole ma molto più giovane – circa 16 milioni di anni, oppure un trecentesimo dell'età del nostro sistema solare.
«Quando ho visto per la prima volta la curva nel grafico della luminosità, sapevo che avevamo trovato un oggetto unico e molto strano» ha commentato Mamajek. «Dopo aver eliminato l'ipotesi che l'eclissi fosse causata da una stella sferica o da un disco circumstellare, mi sono reso conto che l'unica spiegazione plausibile era una sorta di sistema con anelli».
«E' la prima volta che gli astronomi rilevano un sistema di anelli extrasolare che orbita una stella simile al Sole, ed è anche la prima volta che rileviamo degli anelli di polvere così fini e sottili attorno ad un oggetto poco massiccio fuori dal nostro sistema solare» ha continuato Mamajek. In realtà, la comunità astronomica non è ancora così certa dei risultati: si potrebbe sempre tratta di una freddissima nana bruna oppure di un semplice gigante gassoso.
La soluzione a questo quesito arriverà quando gli astronomi saranno in grado di misurare la forza gravitazionale esercitata dal pianeta sulla stella per farci un'idea della sua massa. Se dovesse avere una massa compressa fra le 15 e le 75 masse gioviane, si tratterebbe più probabilmente di una nana bruna, incapace di sostenere processi di fusione termonucleare. Se dovesse essere più piccolo, dovremmo veramente essere davanti ad un Saturno extrasolare.
Inoltre, Mamajek è stato in grado di rilevare dei 'buchi' negli anelli dell'esopianeta, quelle che gli astronomi chiamano 'divisioni'. Proprio come nel caso di Saturno, queste divisioni sono spesso originate dal campo gravitazionale dei cosiddetti 'satelliti pastori': ad esempio, la Divisione Encke negli anelli di Saturno è originata da Pan, il satellite più interno del gigante gassoso.
La caccia agli esopianeti si trasformerà nella caccia alle 'esolune'? Per sapere la risposta, non ci resta che attendere ancora un po'.
Link Utili
Scoperto il gemello di Saturno: un esopianeta con gli anelli
Reviewed by Unknown
on
12.1.12
Rating: