Rimandate le prossime Expedition e il lancio del razzo Proton–M
Fra i lanci rimandati c'è anche quello delle Expedition 31 e 32 dirette verso la ISS. |
La situazione russa sta peggiorando drammaticamente: dopo i quattro fallimenti e mezzo degli ultimi mesi (senza contare molte altre situazioni 'imbarazzanti'), la sfortunata serie di insuccessi sembra essere ripartita. Per fortuna, nessun razzo si è schiantato al suolo e nessuna sonda è rimasta incastrata nell'atmosfera terrestre, ma ben tre missioni sono state rimandate, sottolineando la confusione che da mesi ormai regna nella Roscosmos, l'ente spaziale russo.
Una delle missioni rimandate è proprio l'importantissimo test di cui parlavamo pochi giorni fa, ossia il lancio di un razzo vettore Proton–M che era stato inizialmente programmato per dicembre, ma – a causa di problemi tecnici – il suo lancio era slittato fino alla fine di gennaio. Ebbene, è slittato ancora, e stavolta a tempo indeterminato. «Oggi smonteremo il razzo Proton–M dalla piattaforma di lancio» ha riferito la Roscosmos in un comunicato stampa. «La data e l'ora del lancio saranno stabiliti dopo che tutti i problemi riscontrati saranno sistemati e dopo che altri test funzionali avranno luogo».
Una delle missioni rimandate è proprio l'importantissimo test di cui parlavamo pochi giorni fa, ossia il lancio di un razzo vettore Proton–M che era stato inizialmente programmato per dicembre, ma – a causa di problemi tecnici – il suo lancio era slittato fino alla fine di gennaio. Ebbene, è slittato ancora, e stavolta a tempo indeterminato. «Oggi smonteremo il razzo Proton–M dalla piattaforma di lancio» ha riferito la Roscosmos in un comunicato stampa. «La data e l'ora del lancio saranno stabiliti dopo che tutti i problemi riscontrati saranno sistemati e dopo che altri test funzionali avranno luogo».
Il lancio del razzo vettore Proton M, previsto per il 26 Dicembre 2011, è stato ulteriormente rimandato. |
A bordo vi è il satellite olandese SES–4, costruito dall'agenzia americana Space Systems/Loral per l'operatore Ses World Skies. Il satellite avrà una vita operativa di circa 15 anni e agevolerà le comunicazioni fra Medio Oriente, Europa, Africa e America Latina.
Il secondo ritardo è forse ancor più importante: si tratta delle prossime due missioni umane verso la Stazione Spaziale Internazionale, l'Expedition 31 e l'Expedition 32.. Entrambe sono state rimandate di circa 45 giorni ciascuna a causa di una perdita d'aria riscontrata durante alcuni test funzionali eseguiti sul modulo di discesa del veicolo spaziale Soyuz. La Roscosmos dovrà provvedere alla costruzione di nuovi componenti e dovrà inoltre confrontarsi con i responsabili della Nasa per stabilire meglio le date di lancio.
Anche l'attuale missione sulla ISS sarà rimandata di un lasso di tempo simile, ma, come spiega Alexei Krasnov della Roscosmos, ciò non è un problema perché si tratta di una missione relativamente breve se comparata alle precedenti ('solo' 120 giorni). Anche le Expedition successive slitteranno, anche se per molte di esse la data era comunque incerta.
Speriamo che la Roscosmos si riprenda al più presto, anche perché la ISS è interamente nelle sue mani.
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