Ecco le immagini del flyby di Cassini con Dione

Quest'immagine è stata scattata da Cassini il 12 dicembre, ad una distanza di circa 112636 km dalla superficie di Dione (© immagine NASA/JPL/Space Science Institute)

Pochi giorni fa avevamo parlato della 'missione speciale' che è stata affidata alla sonda Cassini: uscire dall'orbita attorno a Saturno che percorre ormai da molti anni per orbitare per un breve periodo Dione e Titano, due dei tantissimi satelliti del pianeta con gli anelli. Il risultato? Queste immagini splendide e scientificamente utilissime nonché, ovviamente interessantissime. La prima che pubblichiamo ritrae la superficie di Dione, e sullo sfondo si può vedere uno squarcio bianco nell'immagine: sono gli anelli che rendono il gigante gassoso uno degli oggetti celesti più belli da osservare di notte. Attorno agli anelli fluttuano altri due satelliti: si tratta di Epimeteo e Pandora. Da sola, quest'immagine varrebbe moltissimo a livello scientifico, ma Cassini ce ne ha regalate molte altre.

In quest'immagine, la superficie costellata di crateri di Dione dista circa 77682 km dalla telecamera di Cassini (© immagine NASA/JPL/Space Science Institute)

Se visitate spesso il nostro blog, vi accorgerete che pubblichiamo le immagini di Cassini con una frequenza che non riserviamo a nessun'altra missione spaziale: ogni singola immagine, seppur effigia bene o male sempre gli stessi soggetti, è una perla di bellezza.

Dione vista da un'altra visuale, sempre tramite l'occhio di Cassini, ad un'altezza di circa 122864 km dalla superficie (© immagine NASA/JPL/Space Science Institute)

Il flyby con Dione e con Titano – quest'ultimo è avvenuto ieri, ma la Nasa non ha ancora reso noti i risultati – è stato studiato per coinvolgere principalmente lo spettrometro sensibile alle lunghezze d'onda dei raggi infrarossi, ma, ovviamente, il team che gestisce le fotocamere a bordo di Cassini non si è tirato indietro. La sonda ha fotografato più volte la superficie costellata di crateri di Dione, con una risoluzione che va dai 500 ai 350 metri (sulla superficie del satellite) per pixel. La sonda ha anche ritratto una strana dorsale 'superficiale' nota coma Janiculum Dorsa, che Cassini studierà in modo più analitico nel Maggio del 2012.

Link utili: comunicato stampa Nasa (clicca qui)