Pioggia di comete in un sistema solare alieno
Il telescopio americano Spitzer ha recentemente rilevato una pioggia di corpi ghiacciati in un sistema planetario alieno. Questi avvenimenti si sono verificati anche nel nostro sistema solare diversi miliardi di anni fa, in un periodo noto come «Intenso Bombardamento Tardivo», o LHB. Questo capitolo della storia del nostro sistema solare potrebbe essere stato decisivo per la nascita della vita sulla Terra: si ritiene infatti che nell'LHB siano state portate molecole di acqua e di altri ingredienti essenziali per l'evoluzione della vita sulla superficie del nostro pianeta.
Durante questo interessante periodo, le comete e altri oggetti ghiacciati sono stati «scagliati» dal sistema solare esterno contro i pianeti interni. Questa pioggia di corpi celesti ha donato alla Luna l'aspetto che vediamo ancora oggi, ossia costellata di crateri, e ha prodotto enormi quantità di polvere interplanetaria.
Durante questo interessante periodo, le comete e altri oggetti ghiacciati sono stati «scagliati» dal sistema solare esterno contro i pianeti interni. Questa pioggia di corpi celesti ha donato alla Luna l'aspetto che vediamo ancora oggi, ossia costellata di crateri, e ha prodotto enormi quantità di polvere interplanetaria.
Ora, Spitzer ha scoperto una fascia di polvere attorno ad una stella relativamente vicina nota come Eta Corvi, e un'analisi dettagliata l'ha fatta risalire ad una cometa gigantesca non più visibile. La polvere è ubicata talmente vicino a Eta Corvi che potrebbero esistere delle super–Terre (gli astronomi pensano che la Terra abbia la massa minima per poter ospitare la vita, quindi si pensa che pianeti chimicamente simili debbano essere molto più massicci, in media), suggerendo dunque un impatto tra un pianeta e una o più comete. Questo sistema planetario alieno è nato approssimativamente un miliardo di anni fa, che, secondo i ricercatori, è l'età giusta perché una simile pioggia di comete abbia luogo.
«Pensiamo di avere prove dirette di un attuale Intenso Bombardamento Tardivo nel vicino sistema planetario Eta Corvi, avvenendo grosso modo alla stessa età [di quando accade nel] nostro sistema solare» ha commentato Carey Lisse, ricercatore presso il Laboratorio di Fisica Applicata alla Johns Hopkins University, a Laurel, nel Maryland. Lisse è anche l'autore di un articolo su questa scoperta che comparirà sull'Astrophysical Journal, ed ha divulgato i risultati al meeting «Signposts of Planets», letteralmente «Indicatore per Pianeti». Il meeting, a cura della Nasa, è avvenuto il 19 Ottobre al Goddard Space Flight Center a Greenbelt, nel Maryland.
Gli astronomi hanno usato il potente occhio infrarosso di Spitzer per analizzare la luce proveniente dalla polvere attorno ad Eta Corvi, e vi hanno trovato le firme di acqua ghiacciata e roccia, indicando come possibile sorgente della polvere una gigantesca cometa.
Le firme individuabili nello spettro della polvere sono molto simili a quelle del meteorite 2008 TC3, schiantatosi nel Sudan il 7 Ottobre 2008. Dopo l'impatto, i suoi frammenti sono stati denominati Almahata Sitta che, in arabo, significa «Stazione sei», ovvero la più vicina stazione ferroviaria al luogo dell'impatto. Quest'affinità potrebbe indicare che 2008 TC3 e la gigantesca cometa polverizzatasi nel sistema planetario di Eta Corvi si siano formate nella stessa zona dei rispettivi sistemi.
Un secondo, più massiccio e più freddo anello di polvere è stato trovato al confine esterno del sistema di Eta Corvi, e appare come l'ambiente ideale per ospitare un bacino di comete. Questo anello luminoso, scoperto nel 2005, è ubicato a circa 150 unità astronomiche dalla stella madre. Il nostro sistema solare ha una regione simile, nota come Fascia di Kuiper, dove abbondano corpi ghiacciati e rocciosi, residui della formazione dei pianeti. Questa scoperta suggerisce che l'Almahata Sitta si sia formato proprio in questa regione.
Un tempo, la Fascia di Kuiper ospitava miliardi di questi oggetti, ma poi, circa 4 miliardi di anni fa (ossia 600 milioni di anni dopo la formazione del sistema solare), due giganti gassosi – Giove e Saturno – migrarono, disturbando questa remota regione. Il fragile equilibrio gravitazionale del nostro sistema solare fu dunque bruscamente messo sotto sopra, e moltissimi oggetti della Fascia di Kuiper furono, da una parte, scagliati nello spazio interstellare e, dall'altra parte, furono scagliati contro i pianeti interni.
Il conseguente bombardamento finì circa 3.8 miliardi di anni fa. La superficie della Luna fu ricoperta di magma che, raffreddandosi, formò i mari che vediamo oggi.
«Noi pensiamo che il sistema solare Eta Corvi dovrebbe essere studiato in dettaglio per imparare di più sulla pioggia di comete e di altri oggetti che potrebbe aver fatto cominciare la vita sul nostro pianeta».
Un tempo, la Fascia di Kuiper ospitava miliardi di questi oggetti, ma poi, circa 4 miliardi di anni fa (ossia 600 milioni di anni dopo la formazione del sistema solare), due giganti gassosi – Giove e Saturno – migrarono, disturbando questa remota regione. Il fragile equilibrio gravitazionale del nostro sistema solare fu dunque bruscamente messo sotto sopra, e moltissimi oggetti della Fascia di Kuiper furono, da una parte, scagliati nello spazio interstellare e, dall'altra parte, furono scagliati contro i pianeti interni.
Il conseguente bombardamento finì circa 3.8 miliardi di anni fa. La superficie della Luna fu ricoperta di magma che, raffreddandosi, formò i mari che vediamo oggi.
«Noi pensiamo che il sistema solare Eta Corvi dovrebbe essere studiato in dettaglio per imparare di più sulla pioggia di comete e di altri oggetti che potrebbe aver fatto cominciare la vita sul nostro pianeta».
Pioggia di comete in un sistema solare alieno
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
22.10.11
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