CoRoT-2b, il pianeta che sta evaporando
Illustrazione di CoRoT-2 e del suo esopianeta (© CXC/M. Weiss). |
Il 20 Dicembre 2007, la missione CoRoT dell'agenzia spaziale francese e di quella europea rintracciava ed individuava il suo secondo esopianeta, CoRoT 2b, un gigante gassoso ubicato a 880 anni luce dalla Terra, ossia circa 283 parsec. Ieri, il 14 settembre 2011, ossia 1363 giorni dopo la sua scoperta, è stata pubblicata una ricerca eseguita dal telescopio spaziale americano a raggi–X Chandra e dal Very Large Telescope (VLT) dell'European Southern Observatory (ESO), nella quale viene riportata una sorprendente scoperta: CoRoT 2b sta letteralmente evaporando.
La stella – CoRoT 2 – sta infatti «sparando» un'incredibile raffica di raggi–X sul pianeta, che risulta essere 100 mila volte le radiazioni emesse dal Sole verso la Terra.
La stella – CoRoT 2 – sta infatti «sparando» un'incredibile raffica di raggi–X sul pianeta, che risulta essere 100 mila volte le radiazioni emesse dal Sole verso la Terra.
Il pianeta sembra stia evaporando ad un'incredibile ritmo di 5 milioni di tonnellate di materia al secondo, ossia 86 400 milioni di tonnellate al giorno. Per sua fortuna, il pianeta ha una massa tre volte quella di Giove – ossia mille volte quella terrestre – e quindi ci metterà un po' di più ad evaporare completamente, ma purtroppo non si intravedono altre soluzioni oltre a quella di scomparire del tutto molto celermente. Il pianeta dista dalla sua stella circa 10 volte la distanza tra la Terra e la Luna.
«Questo pianeta sta letteralmente friggendo a causa della sua stella» ha commentato Sebastian Schroeter dell'Università di Amburgo, in Germania. «Quello che può sembrare ancora più strano è che questo pianeta sta influenzando il comportamento della stella che lo sta distruggendo».
Secondo i dati raccolti da Chandra e da altri telescopi ottici, questo sistema planetario ha un'età compresa fra i 100 e i 300 milioni di anni e, di conseguenza, la sua stella è già completamente formata. Altre informazioni di Chandra evidenziano il profilo «iperattivo» della stella, che, grazie al suo potente campo magnetico, produce emissioni di raggi–X incredibilmente luminose, caratteristiche di astri molto più giovani.
«Dato che il pianeta è così vicino alla sua stella, potrebbe accelerare la rotazione della stella, e questo potrebbe mantenere il suo campo magnetico attivo» ha detto Stefan Czesla sempre dell'Università di Amburgo, co-autrice dell'articolo al riguardo apparso sull'edizione di agosto della rivista scientifica Astronomy and Astrophysics. «Se non fosse per il pianeta, la stella potrebbe aver lasciato indietro la volatilità della sua giovinezza milioni di anni fa». Quest'opinione è suggerita anche dalla scoperta di quella che sembra una stella compagna di CoRoT 2 e che la orbita ad una distanza di circa mille unità astronomiche, ossia 0,015 anni luce. La stella risulta invisibile ai raggi–X, probabilmente perché non è attiva quanto CoRoT 2.
Un altro aspetto enigmatico di CoRoT 2b è la sua forma atipica, troppo gonfia per un pianeta in una tale posizione.
«Non siamo esattamente certi di tutti gli effetti che questo pesante temporale di raggi–X può causare al pianeta, ma potrebbe essere responsabile del rigonfiamento di CoRoT 2b» ha commentato Schroeter. «Abbiamo appena iniziato ad imparare cosa succede ad un esopianeta in questi ambienti estremi».
CoRoT-2b, il pianeta che sta evaporando
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
14.9.11
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