Una quarta luna per Plutone!
Al ventunenne telescopio spaziale americano Hubble rimangono pochi anni di vita, prima di essere sostituito dal collega James Webb. Eppure non sembra troppo malinconico, dato che, oltre ad aver «compiuto» un milione di osservazioni poche settimane fa, ha appena effettuato una scoperta incredibile. Grazie a lui, infatti, ai tre satelliti di Plutone – Caronte, Nix e Hydra – si è appena aggiunto un quarto corpo celeste, momentaneamente chiamato P4.
Hubble ha puntato il suo occhio verso il freddissimo pianeta nano per un altro motivo: gli astronomi erano alla ricerca di anelli attorno all'«ex-pianeta» – anelli come quelli di Saturno e, meno evidenti e famosi, di Giove, Nettuno e Urano, ossia di tutti i giganti gassosi del sistema solare esterno.
Hubble ha puntato il suo occhio verso il freddissimo pianeta nano per un altro motivo: gli astronomi erano alla ricerca di anelli attorno all'«ex-pianeta» – anelli come quelli di Saturno e, meno evidenti e famosi, di Giove, Nettuno e Urano, ossia di tutti i giganti gassosi del sistema solare esterno.
Il nuovo satellite naturale è il più piccolo mai scoperto attorno al pianeta nano. Il suo diametro è stimato attorno ai 13-34 chilometri, niente in confronto ai 1043 di Caronte, il satellite naturale più grande di tutti quelli che orbitano Plutone. Le altre lune – Nix e Hydra – hanno invece un diametro che va dai 32 ai 113 chilometri.
«Trovo rimarchevole che le telecamere di Hubble ci abbiano permesso di vedere un così piccolo oggetto così nitidamente da una distanza di più di 3 miliardi di miglia (5 miliardi di chilometri, ndr)» è l'opinione di Mark Showalter del SETI Institute ubicato a Mountain View in California, che ha guidato queste osservazioni.
La scoperta fa parte di un progetto per aiutare la missione americana New Horizons, che esplorerà Plutone e oltre nel 2015. La missione ci darà una vista ravvicinata dei gelidi mondi che popolano la fascia di Kuiper. La mappatura della superficie di Plutone e la scoperta di questo nuovo satellite sono importanti per progettare la missione nel modo più proficuo possibile.
«Questa è una fantastica scoperta» commenta il principal investigator di New Horizions Alan Stern, del Southwest Research Institute a Boulder, in Colorado. «Ora che sappiamo che c'é un'altra luna nel sistema di Plutone, possiamo progettarne osservazioni ravvicinate durante il nostro flyby».
La nuova luna è localizzata tra le orbite di Nix e Hydra, scoperte da Hubble nel 2005. Caronte è stata scoperta nel 1978 dal U.S. Naval Observatory, ma è stata osservata come corpo separato da Plutone per la prima volta da Hubble nel 1990.
Questo complicato sistema di lune attorno al pianeta nano potrebbe essere il risultato di un colossale impatto fra Plutone e un altro corpo celeste altrettanto massiccio. Le «briciole» causate dalla collisione potrebbero essersi evolute nei satelliti che oggi conosciamo in un successivo capitolo della storia del nostro sistema planetario.
Le rocce provenienti dalla Luna riportate dalle missioni Apollo hanno portato alla conclusione che il nostro satellite è probabilmente stato originato da una collisione fra la Terra e un pianeta delle dimensioni di Marte avvenuta circa 4,4 miliardi di anni fa.
«Questa sorprendente osservazione è un efficace promemoria dell'abilità di Hubble che, da osservatorio astronomico senza scopi precisi, riesce a fare stupefacenti e involontarie scoperte» osserva Jon Morse direttore della divisione di astrofisica alla sede della Nasa a Washington.
P4 fu osservata per la prima volta dalla Wide Field Camera 3 il 28 Giugno. La sua presenza è stata confermata in fotografie successive risalenti al 3 e al 18 Luglio. P4 è riuscita a passare inosservata ad Hubble poiché i tempi di esposizione sono sempre stati più brevi. Forse compare in alcune foto risalenti al 2006, ma gli scienziati avevano trascurato quel fievole puntino di luce.
Fonte: NASA.gov e HubbleSite
Una quarta luna per Plutone!
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
20.7.11
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