La tavola periodica del cosmo - parte 1

 
L'evoluzione dell'astronomia ci ha fatto conoscere un universo nato con una ciclopica esplosione che in questi 13,7 miliardi di anni si è arricchito con esotiche stelle di dimensioni molto discrepanti, da gargantuesche supergiganti rosse grandi quanto un esiguo sistema planetario a nane bianche e buchi neri densissimi più piccoli della Terra. Queste scoperte sono rese ancor più rimarchevoli dal fatto che gli astronomi le deducono osservando microscopici puntini luminosi. E la chiave di questo successo è un grafico che due astronomi introdussero 100 anni fa.
Il diagramma di Hertzsprung–Russell (H–R) è semplice: classifica le stelle in base alla loro luminosità e alla loro temperatura superficiale (come indica il loro colore). Così facendo, diviene di vitale importanza per gli astronomi, come la tavola periodica degli elementi di Mendeleev per i chimici. Così come la tavola periodica degli elementi raggruppa assieme elementi chimici simili – ad esempio, mettendo tutti i gas nobili come elio, neon e argon nella stessa colonna –, il diagramma H–R raggruppa le stelle che sono allo stesso stadio di vita.
Quando questi due astronomi e, fra l'altro, anche chimici (uno danese e l'altro statunitense) inventarono il grafico, nessuno sapeva perché le stelle brillassero. Non si sapeva neppure come nascessero e come morissero. Nessuno poteva perfino affermare con certezza che il Sole sarebbe morto, un giorno. E nessuno, infine, sapeva che molti degli elementi che compongono noi esseri umani ci sono stati forniti dalle stelle stesse.
Non soltanto il grafico ebbe un ruolo chiave nel dare una risposta a queste domande, ma lo fa ancora oggi, aiutando gli astronomi a fronteggiare i nuovi quesiti della scienza.
(episodio 2)
La tavola periodica del cosmo - parte 1 La tavola periodica del cosmo - parte 1 Reviewed by Pietro Capuozzo on 26.6.11 Rating: 5
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