Le Terre nella nostra galassia sono «solo» 2 miliardi
Secondo un recente studio basato sui dati del telescopio spaziale americano Kepler, i pianeti potenzialmente abitabili – e quindi simili alla nostra Terra – non sarebbero così comuni come si credeva in primo luogo. Procedendo per illazioni, gli scienziati hanno abbassato il numero di «Terre aliene» nella nostra galassia a due miliardi. Questo numero può essere considerato come una cifra considerevole, infatti difficilmente riusciamo a immaginare due miliardi di Terre: visualizzare mentalmente il coacervo di pianeti sarebbe un'impresa astrusa. Ma per gli scienziati, questo numero è di gran lunga più esiguo delle precedenti stime.
Secondo gli scienziati che hanno meticolosamente condotto questa ricerca, solo il 2,7 percento delle stelle simili al nostro Sole avrebbero un sistema planetario contenente una Terra-aliena. Questa percentuale tiene conto di tutti quei fattori – microscopici ma indispensabili – che rendono possibile la vita: l'ubicazione del pianeta rispetto alla propria stella, rispetto al centro galattico, la ricchezza di metalli nella nebulosa originaria, la formazione di un disco protoplanetario, la presenza delle molecole che sono alla base della vita, dell'acqua e dei gas indispensabili per la nostra respirazione, ma anche di una superficie compatta, di un campo magnetico adeguato a proteggerci dai raggi cosmici, da un'atmosfera perfetta che intrappoli la giusta quantità di calore. E questo è solo un frammento del gigantesco mosaico che compone la parola «vita». Solo riflettendo in questo modo possiamo capire il perché di quel 2,7 percento (e solo sulle stelle con una classe spettrale simile alla nostra). Anzi, fatte queste considerazioni, a me il numero sembra addirittura piuttosto elevato.
Secondo gli scienziati che hanno meticolosamente condotto questa ricerca, solo il 2,7 percento delle stelle simili al nostro Sole avrebbero un sistema planetario contenente una Terra-aliena. Questa percentuale tiene conto di tutti quei fattori – microscopici ma indispensabili – che rendono possibile la vita: l'ubicazione del pianeta rispetto alla propria stella, rispetto al centro galattico, la ricchezza di metalli nella nebulosa originaria, la formazione di un disco protoplanetario, la presenza delle molecole che sono alla base della vita, dell'acqua e dei gas indispensabili per la nostra respirazione, ma anche di una superficie compatta, di un campo magnetico adeguato a proteggerci dai raggi cosmici, da un'atmosfera perfetta che intrappoli la giusta quantità di calore. E questo è solo un frammento del gigantesco mosaico che compone la parola «vita». Solo riflettendo in questo modo possiamo capire il perché di quel 2,7 percento (e solo sulle stelle con una classe spettrale simile alla nostra). Anzi, fatte queste considerazioni, a me il numero sembra addirittura piuttosto elevato.
E se le Terre nella nostra galassia fossero 2 miliardi, allora nel solo universo conosciuto sarebbero oltre un triliardo (o mille trilioni, ossia un uno seguito da 21 zeri).
Le Terre nella nostra galassia sono «solo» 2 miliardi
Reviewed by Pietro Capuozzo
on
31.3.11
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