L'evoluzione dell'Universo: cosa vedrà Webb?
Molti scienziati si domandano cosa riuscirà a vedere il nuovo telescopio spaziale americano James Webb, cosa il suo potente occhio riuscirà a scorgere nelle infinità spaziali. Con esso gli astronomi sperano di poter discernere la superficie degli esopianeti ed esplorare i primi dell'Universo, osservando quindi le luci più lontane e antiche. Nessun telescopio vi è mai riuscito, e Webb è stato progettato per svolgere queste astruse mansioni.
«E' un grattacapo interessante - asserisce Jonathan Gardner, del Goddard Space Flight Center a Greenbelt - cosa potrà vedere Webb? Come possiamo mantenere le nostre promesse se non sappiamo come apparirà l'Universo di fronte al nuovo telescopio?»
Così il progetto è finito nella mani di Donna Cox, direttrice dell'Advanced Visualization Laboratory (AVL) al National Center for Supercomputing Applications (NCSA) ubicato all'Università dell'Illinois. L'NCSA fornisce enormi risorse ai ricercatori con l'intento di simulare processi naturali da scale mastodontiche a scale microscopiche, come l'evoluzione dell'intero universo e il movimento delle molecole proteiche attraverso le pareti cellulari.
«In sostanza, traduciamo i dati che ci forniscono gli scienziati in simulazioni e modelli computerizzati» spiega la Cox.Le nuove "opere" riflettono i temi in cui si imbatterà Webb: come si sono formate e come interagivano le prime galassie? come si formano stelle e pianeti?
«Quando guardiamo attraverso un telescopio, vediamo galassie agglomerate in ammassi e ammassi di galassie agglomerati in superammassi, ma sappiamo che l'Universo non è nato così» ci illustra Gardner. Meticolosi studi del "cosmic microwave background" - il rimanente della luce emessa quando l'universo aveva solamente 380 mila anni - dimostrano che la complessa struttura che regna oggi si è formata molto tardi. Le galassie più lontane mai viste hanno già oltre 500 milioni di anni.
«Webb ci mostrerà cos'é accaduto nel buco temporale che si crea fra i due dati visti» aggiunge Gardner.
L'AVL è riuscita a creare una serie di simulazioni, che divulghiamo, di questa epoca di "costruzione cosmica", che parte da quando l'Universo aveva 20 milioni di anni e continua ancora oggi, quando l'Universo ha 13.7 miliardi d'anni.
L'evoluzione dell'Universo: cosa vedrà Webb?
Reviewed by Pietro Capuozzo
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14.11.10
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