Un razzo con otto satelliti della NASA esplode al suo volo inaugurale

Il battesimo di un nuovo razzo con a bordo 13 satelliti, di cui 8 della NASA, si è concluso con un'anomalia di volo che ha provocato il fallimento della missione. Il razzo, noto come Super Strypi, è decollato nel suo primissimo volo alle 4:45 di stamattina ora italiana dall'isola di Kauai, nelle Hawaii, ma meno di un minuto dopo il lancio ha perso il controllo del suo assetto.

Lo scopo di Super Strypi, conosciuto anche come SPARK e sviluppato dall'Università delle Hawaii assieme all'Aerojet Rocketdyne e all'US Air Force, è dimostrare un'architettura di lancio semplificata che promette di abbattere i costi e i tempi necessari ad accedere alla bassa orbita terrestre. Purtroppo, però, il suo primo lancio, ORS-4, già in ritardo di due anni, non è andato esattamente come previsto.

Con un'altezza di 19 metri e una massa di 28 tonnellate, Super Strypi avrebbe dovuto portare 13 satelliti su un'orbita di 415 per 490 chilometri di quota e 94.7 gradi di inclinazione. L'inserimento orbitale era previsto per 13 minuti dopo il lancio.

L'accensione del motore LEO-46 del primo stadio è avvenuta senza problemi, con il razzo stabilizzato a 2.5 rotazioni per secondo. Poi, circa 45 secondi dopo il decollo, è iniziata un'oscillazione conica che si è fatta sempre più evidente. I filmati amatoriali del lancio mostrano un evento energetico circa 58 secondi dopo il lancio - probabilmente il risultato di un cedimento strutturale oppure di un'azione del sistema di autodistruzione. L'Air Force non ha aggiunto dettagli oltre ad annunciare il fallimento della missione. In quanto parte del progetto è di natura militare, il futuro di Super Strypi era sconosciuto ancora prima di questo fallimento. Non è chiaro se Super Strypi tornerà a volare o meno.