Rosetta mappa l'acqua sulla cometa 67P

I risultati dello strumento MIRO.
La sonda europea Rosetta è riuscita a mappare la distribuzione delle molecole di acqua sul nucleo e nella chioma della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, un risultato molto importante per cercare di comprendere a fondo i meccanismi che regolano questi misteriosi oggetti celesti.
Lo strumento MIRO aveva rilevato emissioni di acqua staccarsi dal nucleo della cometa già il 6 Giugno dell'anno scorso, quando Rosetta era ancora a 350 mila chilometri da 67P, e quest'ultima distava 580 milioni di chilometri dal Sole.
Mentre dalla Terra possiamo al massimo avere un'idea generale, un quadro globale delle emissioni della cometa, Rosetta, che attualmente si trova a soli 200 km dal nucleo ma che nel corso della sua missione si è avvicinata fino a 8 km di distanza, è in grado di eseguire misurazioni molto più precise. MIRO opera sia misurando l'emissione diretta del vapore acqueo nella chioma (l'atmosfera) che mappando le linee d'assorbimento del nucleo alle frequenze specifiche della molecola d'acqua.
La prima misurazione ravvicinata è stata ottenuta il 7 Settembre 2014, quando Rosetta si trovava a 58 km dal nucleo. Dato che MIRO ha una risoluzione di un solo pixel, mappare tutto il nucleo e vicinanze ha richiesto più di quattro ore, durante le quali la cometa ha completato una rotazione di quasi 90 gradi.
La mappa prodotta è il risultato di 201 analisi spettrali, ognuna delle quali è stata livellata con la media di uno-quattro spettri circostanti, in modo da ridurre il rumore di sottofondo rispetto al segnale.
Le impronte più chiare delle molecole di acqua provengono dalla chioma appena al sopra dell'emisfero illuminato della cometa; quest'ultimo a sua volta corrisponde alle strutture d'assorbimento più nitide. Tra le due regioni si trova una regione di interfaccia caratterizzata da proprietà a metà strada tra i due estremi. Quasi del tutto mancanti invece sono le impronte di assorbimento dell'acqua in corrispondenza dell'emisfero in ombra o delle regioni più fredde, come il polo sud del nucleo.
La mappa è stata prodotta mappando la linea spettrale della molecola H216O a una frequenza di 556.936 GHz. Una mappa simile ma un po' più approssimativa è stata ottenuta misurando la struttura spettrale a una frequenza di 547.676 GHz, prodotta dalla molecola H218O.
"Le nostre osservazioni mostrano che la distribuzione di acqua nella chiama è molto irregolare," spiega Nicolas Biver, ricercatore presso il CNRS. "Abbiamo riscontato la più alta densità di acqua subito al di sopra del collo, in prossimità del polo nord: in questa piccola regione, la densità dell'acqua è quasi il doppio di quella in altre parti della chioma."
Valori più bassi ma comunque non trascurabili sono stati rilevati su tutto l'emisfero illuminato, fino al terminatore. Per spiegare la quasi totale assenza di acqua nelle vicinanze dell'altro emisfero, quello in ombra, gli scienziati hanno ipotizzato fenomeni di degassamento locali o meccanismi di circolazione nella chioma.
Rosetta mappa l'acqua sulla cometa 67P Rosetta mappa l'acqua sulla cometa 67P Reviewed by Pietro Capuozzo on 20.6.15 Rating: 5
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