Rosetta: e ora cosa si fa?
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La cometa Churyumov-Gerasimenko vista da 96 km di distanza da Rosetta. Foto © ESA/Rosetta/NAVCAM |
Quella di Rosetta non è propriamente un'orbita. Si tratta piuttosto di una traiettoria di fuga, un'orbita aperta – cioè, se Rosetta non dovesse far nulla, inizierebbe ad allontanarsi lentamente, senza mai fermarsi. La traiettoria in cui si è inserita la sonda è divisa in tre archi, a formare una sorta di triangolo. Al termine di ogni arco, cioè a ogni vertice, Rosetta dovrà eseguire una piccola manovra per portarsi sull'arco successivo e non allontanarsi troppo.
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Stefan Ulamec davanti a un modello colorato della cometa. Foto © ESA |
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Rappresentazione dei campi di vista dei vari strumenti a bordo di Rosetta. Foto © L. O'Rourke |
Rosetta userà queste due traiettorie per iniziare a studiare e mappare la cometa. Lo strumento italiano VIRTIS aveva già determinato la temperatura della cometa qualche giorno prima dell'incontro. La priorità ora sarà quella di determinare la massa della cometa, per perfezionare le prossime manovre di Rosetta.
Durante le sue prime settimane in orbita attorno a Churyumov-Gerasimenko, Rosetta dovrà anche iniziare a cercare i potenziali siti d'atterraggio del lander Philae, che tenterà uno storico atterraggio sulla cometa a Novembre. L'insolita forma della cometa ha reso il lavoro di selezione dei siti molto più difficile: per questo sarà necessario mappare ad alta risoluzione oltre l'80% della superficie della cometa prima di procedere alla selezione del sito d'atterraggio. Il primo meeting per discutere dei siti d'atterraggio di Philae si terrà tra il 22 e il 24 Agosto, quando gli scienziati dovranno comunicare le loro cinque scelte finali.
Dopo la campagna di mappatura, che finirà il 3 Settembre, Rosetta si abbasserà fino a un'altitudine di circa 30 km. Qui la sua orbita diventerà una vera e propria orbita, a tutti gli effetti: il debole campo gravitazionale della cometa riuscirà finalmente a catturare Rosetta e a farla entrare in una traiettoria circolare. A questo punto, Rosetta non avrà più bisogno di manovre: lei e la cometa saranno legate insieme per l'eternità.
Ma l'azione non sarà ancora finita: il 24 Settembre, dopo due settimane trascorse in orbita, Rosetta accenderà nuovamente il suo propulsore ed esplorerà l'emisfero della cometa immerso nella notte. Cinque giorni dopo, il 29 Settembre, Rosetta si porterà a 20 km, per condurre ulteriori esperimenti. Il 10 Ottobre, si abbasserà fino a 10 km di altitudine. E solo allora si fermerà – ma la missione sarà appena iniziata.
Rosetta: e ora cosa si fa?
Reviewed by Pietro Capuozzo
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