La cometa ISON si sta disintegrando?
Il ricercatore Ignacio Ferrin della FACom ha analizzato le più recenti osservazioni dell'ormai famosa cometa ISON, identificando quelli che secondo lui sono chiari segni di ciò che ha definito come un'«imminente disintegrazione». Analizzando la curva di luce della cometa, il ricercatore ha scoperto varie analogie che la legano con i dati raccolti in passato di altre comete sul punto di disintegrarsi.
Il ricercatore sta studiando ISON da vari mesi, e le sue previsioni sul comportamento della cometa, come si legge nel comunicato stampa, si stanno avverando, o perlomeno sono confermate dalle recenti osservazioni.
«La cometa ISON ha avuto un comportamento unico», spiega Ferrin. «La curva di luce della cometa evidenzia un evento di diminuzione caratterizzato da una luminosità costante senza nessun segno di una tendenza a un aumento di luminosità».
Secondo il professore, questo evento sarebbe iniziato il 13 Gennaio di quest'anno, proseguendo fino alle ultime osservazioni disponibili verso la fine del mese di Settembre. La luminosità è rimasta costante per più di 270 giorni, un comportamento senza precedenti nella storia dell'osservazione delle comete. Secondo Ferrin, quest'indizio indicherebbe che la cometa è moribonda.
In effetti, la comunità scientifica ha riconosciuto che la cometa è già indietro di due magnitudini rispetto alle previsioni. [Leggi: Come osservare la cometa ISON accanto a Marte in questi giorni]
In una lettera presentata all'archivio delle bozze definitive arXiv della Cornell University, Ferrin discute di una strana firma fotometrica da lui identificata e che, sempre secondo il ricercatore, sarebbe molto simile a quella già osservata in alcune comete sul punto di disintegrarsi. «Quando ho visto questa firma, sono andato subito a vedere il mio database delle curve di luce delle comete, e ho scoperto che due comete presentavano questa stessa firma: le comete C/1996 Q1 Tabur e C/2002 04 Hönig; sorprendentemente, queste due comete erano scomparse spegnendosi o disintegrandosi. Secondo il professore, la firma è una prova inconfutabile che ISON sta seguendo lo stesso cammino delle due comete ora defunte.
Il ricercatore ha poi confrontato la curva di luce di ISON con quella di altre otto comete che si sono disintegrate, giungendo alla conclusione che ISON è già entrata in una «zona di pericolo», come egli stesso la descrive. Purtroppo, però, non esiste ancora alcun modello in grado di spiegare i fenomeni osservati.
La cometa ha già attraversato la linea delle nevi, oltre la quale il ghiaccio sulle comete inizia a evaporare, illuminando la coda e di conseguenza la cometa. Questa linea, non ben definita, si trova tra le 2,5 e le 3 unità astronomiche di distanza dal Sole. La cometa, però, non mostra ancora i segni di questo cambiamento.
ISON ha recentemente sfiorato Marte, ed è stata anche fotografata dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter, in orbita attorno al Pianeta rosso. [Leggi: La cometa ISON vista da Marte]
La cometa, impegnata in quello che si pensa essere il suo primo viaggio attraverso il sistema solare interno, sfiorerà il Sole il 28 Novembre, oltrepassando il limite di Roche. Qui, le temperature di 2700 gradi centigradi – abbastanza da fondere il ferro – e le forze di marea del Sole potrebbero disintegrare definitivamente la cometa. Ciò che succederà è però imprevedibile: basta vedere il caso della cometa Lovejoy, che un anno fa era già stata data per morta dopo essersi quasi schiantata con la nostra stella, e che poche ore dopo era stata vista emergere illesa dall'altra parte del Sole. [Leggi: Le prime immagini della cometa ISON, prossimamente nei nostri cieli]
Se dovesse sopravvivere senza disintegrarsi, la cometa potrebbe dare spettacolo nei nostri cieli, diventando 10 volte più luminosa di Venere e quindi visibile a occhio nudo anche di giorno.
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La cometa ISON vista dall'osservatorio di Remanzacco.
Se dovesse sopravvivere senza disintegrarsi, la cometa potrebbe dare spettacolo nei nostri cieli, diventando 10 volte più luminosa di Venere e quindi visibile a occhio nudo anche di giorno.
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La cometa ISON vista dall'osservatorio di Remanzacco.
La cometa ISON si sta disintegrando?
Reviewed by Pietro Capuozzo
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7.10.13
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