Avvistato un buco nella ruota di Curiosity
Sì, c'è un buco nella ruota del rover Curiosity, e no, non è un problema.
Il rover marziano di tanto in tanto usa la fotocamera MAHLI per scattare immagini dei suoi vari apparati e dare agli ingegneri una conferma visiva dello stato di salute degli strumenti. Nelle immagini che il rover ci ha restituito oggi, però, c'è una piccola sorpresa. È stato infatti identificato un buco nella ruota posteriore di sinistra, ma non c'è assolutamente alcun problema e, anzi, non si tratta nemmeno del primo buco osservato nelle ruote del rover.
La presenza del buco non porta alcun problema, poiché le ruote del rover devono solamente ruotare e fare aderenza al terreno. Secondo gli ingegneri, il rover sarebbe in grado di muoversi anche con ruote cubiche. La forma circolare delle ruote serve solo ad limitare la forza d'attrito, ma essendo la velocità massima del rover di 5 centimetri al secondo – che, fra l'altro, non raggiunge quasi mai – non è assolutamente un problema.
Certo, avremmo potuto studiare ruote più resistenti e più grandi, ma più grandi significa anche più pesanti, e quando si parla di razzi, meno peso c'è meglio è. Anche solo qualche grammo può risparmiare tonnellate di carburante e migliaia, se non milioni, di euro. O, peggio, può costringere gli ingegneri a togliere grammi da altre parti del veicolo, e le ruote sono tra le cose meno indispensabili di cui il rover ha bisogno – anche se, ovviamente, come tutto il resto, sono di vitale importanza.
Anzi, come si può vedere, le ruote sono già bucate di loro, per vari motivi: per risparmiare massa, per avere un'ulteriore conferma visiva della distanza percorsa dal rover, e perché i buchi scrivono sul terreno la scritta JPL (il centro della NASA che gestisce il rover) in codice Morse.
© immagini
NASA / JPL-Caltech / MSSS
Avvistato un buco nella ruota di Curiosity
Reviewed by Pietro Capuozzo
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4.10.13
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