Curiosity svela i segreti dell'atmosfera marziana

Il rover americano Curiosity ha portato a termine nuove analisi dell'atmosfera marziana, rivelandoci sempre più dettagli che gli astronomi stanno usando per ricostruire il puzzle del passato di Marte.
I risultati sono sorprendenti: pare che il rover sia stato quasi costantemente immerso in intensi vortici d'aria, e i suoi risultati hanno rivelato due cicli di correnti atmosferiche che ridistribuiscono la pressione e il calore durante l'arco di una sola giornata.



Le analisi del rover hanno rivelato la presenza di vortici d'aria transitori, mappato i venti in relazione ai loro vari percorsi, monitorato i cambiamenti giornalieri e stagionali della pressione atmosferica e hanno trovato il collegamento tra i lenti cambiamenti delle radiazioni e i processi che avvengono ogni giorno sopra la superficie del Pianeta rosso.
Il rover, che un paio di settimane fa aveva notato dei cambiamenti nell'atmosfera marziana, ha usato il suo strumento REMS per analizzare e monitorare l'ambiente circostante.
Gli scienziati hanno analizzato i dati raccolti cercando le caratteristiche tipiche che si verificano durante i vortici d'aria, ossia brevi abbassamenti di pressione, cambiamenti della direzione del vento e della sua velocità, aumento della temperatura dell'aria e un abbassamento della luce ultravioletta ricevuta dai sensori del rover. Gli scienziati hanno scoperto che nelle sue prime 12 settimane su Marte, il rover Curiosity ha assistito a una ventina di eventi che presentano almeno una di queste caratteristiche, e due di questi eventi le comprendono tutte e cinque.
Un diavolo di sabbia osservato dalla sonda MRO.
I diavoli di sabbia, molto comuni qui sulla Terra in ambienti secchi oppure desertici, sono già stati osservati e fotografati dagli orbiter marziani, ma finora nessuno di questi eventi meteorologici è stato osservato nel cratere Gale e dintorni, ossia in corrispondenza del sito d'atterraggio Bradbury del rover Curiosity. Gli scienziati pensano che essi avvengano anche nel cratere Gale, ma senza sollevare molta sabbia.
«La sabbia e la polvere presenti nell'atmosfera hanno un ruolo importante nel plasmare il clima marziano» ha commentato Manuel de la Torre Juarez. «La polvere alzata dai diavoli di sabbia e dalle tempeste di sabbia riscalda l'atmosfera».
Oggi, Marte possiede un'atmosfera molto rarefatta. Si pensa che l'abbia persa in passato, e che un tempo essa avesse creato degli ambienti favorevoli allo sviluppo di forme di vita.
Un altro diavolo di sabbia osservato dal rover Spirit.
La direzione dei venti raccolti da REMS ha sorpreso gli scienziati. Dato che il rover è poco a nord del Monte Sharp, essi pensavano che il rilievo avrebbe permesso ai venti di scendere ed acquisire velocità, e per questo i venti nord-sud sarebbero dovuti essere predominanti. Eppure, REMS ha chiaramente indicato che i venti più forti soffiano in direzione est-ovest, probabilmente a causa del bordo del cratere Gale.
«Con il pendio del bordo del cratere a sud e il monte Sharp a nord, pare che stiamo assistendo più che altro al vento che soffia lungo la depressione, tra le due pendenze, invece che su è giù dal pendio del monte Sharp» ha commentato Claire Newman. «Sarebbe una sorpresa non osservare un cambiamento dei venti mentre ci avviciniamo ai pendii del monte Sharp».
REMS ha inoltre monitorato la pressione atmosferica, osservando un aumento stagionale e un ciclo regolare dalla durata giornaliera. Nessuno di questi due fenomeni era stato previsto, ma gli scienziati sono comunque contenti per aver raccolto nuove informazioni che ci aiuteranno a capire come questi cicli funzionassero in passato.
Gli scienziati credono che l'aumento stagionale derivi dalle tonnellate di anidride carbonica rimaste ghiacciate nel polo sud del pianeta che ora stanno facendo il loro ritorno nell'atmosfera marziana, mentre la primavera si trasforma lentamente in estate.
Il ciclo giornaliero osservato da REMS causa un aumento di pressione durante la mattinata, e una diminuzione nel pomeriggio. Ciò probabilmente deriva dal riscaldamento del Sole durante il giorno. Mentre la linea del terminatore (quella che divide il giorno dalla notte) si fa avanti procedendo verso est, nel frattempo viene pedinata da un'ondata di calore atmosferico, la corrente termica. Questo fenomeno è stato osservato anche dallo strumento RAD, che ha il compito di studiare le radiazioni ad alta energia considerate pericolose per futuri esploratori umani – ma anche per eventuali microbi ancora presenti sulla superficie marziana.
«Abbiamo osservato un ciclo definito relativo alle correnti termiche giornaliere nell'atmosfera» ha commentato Don Hassler. «L'atmosfera fornisce un determinato livello di protezione, così che le radiazioni di particelle cariche sono minori mentre l'atmosfera è più spessa (vedi illustrazione sopra). In generale, l'atmosfera marziana riduce la dose di radiazioni rispetto a ciò che abbiamo visto mentre viaggiamo verso Marte».

© immagini
NASA/JPL-Caltech/Ashima Research/SWRI 
NASA/JPL/University of Arizona
NASA
NASA/JPL-Caltech 
Curiosity svela i segreti dell'atmosfera marziana Curiosity svela i segreti dell'atmosfera marziana Reviewed by Pietro Capuozzo on 16.11.12 Rating: 5
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