I pianeti orfani potrebbero essere adottati
© immagine Christine Pulliam |
Quasi un anno fa avevamo parlato dei cosiddetti 'pianti orfani': strani esopianeti che vagano nell'Universo senza seguire una stella. Secondo alcuni studi eseguiti all'epoca, nella nostra galassia ci sarebbe un numero di pianeti orfani 100 mila volte superiore a quello delle stelle. Ora, una nuova ricerca ha dimostrato che questi pianeti orfani possono essere adottati dalle stelle. Questa teoria spiegherebbe perché alcuni esopianeti orbitano attorno alla propria stella a distanze elevatissime, e spiegherebbe inoltre l'esistenza di una strana coppia simile a un sistema binario ma composta solamente da due pianeti.
«Le stelle si scambiano pianeti proprio come le squadre di baseball si scambiano giocatori» ha spiegato Hagai Perets dell'Harvard Smithsonian Center for Astrophysics (CfA).
«Le stelle si scambiano pianeti proprio come le squadre di baseball si scambiano giocatori» ha spiegato Hagai Perets dell'Harvard Smithsonian Center for Astrophysics (CfA).
Questo modello ha inoltre permesso agli scienziati di capire che alla base della nascita dei pianeti orfani ci sono sia i processi di formazione stellare che quelli di formazione planetaria. Spesso le giovani stelle sviluppano sistemi planetari multipli e, quando due di questi pianeti interagiscono, uno di essi potrebbe essere espulso dal sistema e diventare un viaggiatore interstellare. Per semplificare questo concetto, possiamo pensare a una sorta di biliardo cosmico, in cui – quando due palline si scontrano – una si ferma, mentre l'altra acquisisce l'energia della precedente e viene spazzata via.
Secondo Perets e Thijs Kouwenhoven della Peking University, Cina, questi pianeti orfani possono essere catturati da una stella che si muove nella stella direzione e alla stessa velocità. I risultati ottenuti dal team sono stati pubblicati sull'Astrophysical Journal.
Naturalmente, ci sono diversi aspetti che possono aiutarci a stabilire se un pianeta è stato 'adottato' o si è sviluppato all'interno del sistema planetario. Un pianeta 'intruso', infatti, orbiterebbe centinaia o migliaia di volte più lontano della nostra Terra rispetto al Sole. Un pianeta intruso potrebbe inoltre orbitare seguendo un piano più inclinato rispetto a quello dell'eclittica locale, e potrebbe addirittura orbitare in senso opposto rispetto agli altri pianeti.
Perets e Kouwenhoven hanno sviluppato un modello computerizzato che simula la presenza di alcuni pianeti orfani all'interno di un giovane ammasso stellare. Partendo dal presupposto che il numero dei pianeti orfani equivale a quello delle stelle, i due hanno scoperto che il 3-6% dei pianeti agguanterebbe con il tempo una stella.
Ovviamente, non abbiamo ancora prove che possano confermare la veridicità di questa teoria, ma secondo i due astrofisici potremmo osservare il primo pianeta orfano adottato cercando la sua presenza attorno ad una stella poco massiccia che – pur avendo meno probabilità di 'agguantare' un pianeta rispetto ad una stella più massiccia – non sarebbe in grado di generare un sistema planetario proprio.
Nel 2006, l'ESO scoprì una coppia di pianeti (di rispettivamente 14 e 7 masse gioviane) che si orbitavano a vicenda, senza seguire il moto di una stella.
«Il sistema binario di pianeti orfani è la cosa più vicina che abbiamo a un pianeta orfano adottato» ha commentato Perets. «Per trovare prove maggiori, dovremo effettuare indagini statistiche su molti sistemi planetari».
«Non ci sono prove che il nostro Sole abbia catturato un pianeta» ha continuato Perets, escludendo la possibilità che corpi come Plutone siano stati adottati. «Ma c'è comunque una probabilità bassissima che un mondo microscopico possa nascondersi ai confini del nostro sistema solare».
I pianeti orfani potrebbero essere adottati
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