Una galassia deformata vista da Hubble

L'ammasso galattico RCS2 032727-132623 ha causato la deformazione della luce emessa da RCS2 032727-132623, visibile in blu (© immagine NASA, ESA, J. Rigby-NASA Goddard Space Flight Center/K. Sharon-Kavli Institute for Cosmological Physics, University of Chicago/ M. Gladders e E. Wuyts-University of Chicago)
Un gruppo di ricercatori guidati da Jane Rigby del Goddard Space Flight Center di Greenbelt, Maryland, ha puntato l'occhio del telescopio spaziale statunitense Hubble in direzione una galassia molto particolare, una galassia su cui agisce una gigantesca lente di ingrandimento cosmica.
Questo fenomeno è noto come 'lente gravitazionale' e avviene quando tra l'osservatore e l'oggetto che sta osservando vi è un corpo massiccio, come il nostro Sole, un buco nero, o addirittura un ammasso di galassie. Questa presenza non trascurabile deforma la luce emessa dall'oggetto in sottofondo, ingrandendolo e facendolo diventare più luminoso mentre passa attraverso questa zona su cui agiscono gli intensi campi gravitazionali prodotti da questi corpi massicci.
Rappresentazione artistica della lente gravitazionale esercitata su RCS2 032727-132623 (© immagine NASA, ESA, e A. Feild-STScI) 
RCSGA 032727-132609 è la galassia più luminosa mai osservata su cui agisce questa gigantesca lente d'ingrandimento (causata dall'ammasso di galassie RCS2 032727-132623), e potrà aiutare gli scienziati a risolvere alcuni dei misteri che avvolgono i primi capitoli della storia del nostro Universo. Questa fabbrica stellare, infatti, esisteva quando l'Universo aveva solamente un terzo della sua età attuale, stimata attorno ai 13,7 miliardi di anni
I risultati di queste osservazioni saranno pubblicati su The Astrophysical Journal, in un articolo firmato da Keren Sharon del Kavli Institute for Cosmological Physics dell'Università di Chicago.
Ricostruzione della galassia deformata (© immagine NASA, ESA, J. Rigby-NASA Goddard Space Flight Center/K. Sharon-Kavli Institute for Cosmological Physics, University of Chicago/ M. Gladders e E. Wuyts-University of Chicago)
La galassia in sottofondo appare anche ripetuta numerose volte, formando una specie di cerchio. Questo fenomeno è tipico delle lenti gravitazionali, e pone una sfida agli astronomi: ricostruire l'aspetto reale della galassia. In questo caso, gli astronomi hanno vinto questa sfida soprattutto grazie all'occhio potentissimo della Wide Field Camera 3 di Hubble e all'incredibile luminosità della galassia, che risulta ben tre volte più luminosa delle sue simili.
Ricostruendo l'aspetto della galassia, gli astronomi si sono accorti che vi sono intense regioni di formazione stellare, ben più attive di quelle della nostra galassia. Ciò vuol dire che siamo davanti ad un esempio perfetto per studiare l'evoluzione delle galassie nel corso dei miliardi di anni. Naturalmente, questa galassia è oggi 'morta', ma la sua luce ci sta arrivando solo ora, e ne stiamo ancora ammirando la giovinezza.

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Una galassia deformata vista da Hubble Una galassia deformata vista da Hubble Reviewed by Pietro Capuozzo on 4.2.12 Rating: 5
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