La cometa Lovejoy scampa l'impatto con il Sole e diventa una star

La davano tutti per morta. E invece, alla faccia di chi l'aveva già vista nella tomba, la cometa Lovejoy se l'è cavata e, forse per aumentare la beffa, è diventata una vera e propria star, specialmente sui social network. Lovejoy, che, con i suoi 200 metri di diametro è una delle comete più piccole mai osservate, era infatti destinata a schiantarsi contro la superficie del Sole. Invece – forse per la sua velocità, forse per errori nel calcolare la sua orbita – è passata a solamente 150 mila chilometri dalla sua superficie. 

Il telescopio americano SDO ha ripreso la cometa scomparire nel disco solare. Eppure, gli astronomi si sono subito accorti che non si è creato nessun fenomeno sulla superficie terrestre come conseguenza dell'impatto. Girando l'occhio di SDO verso la parte opposta del Sole, gli scienziati hanno osservato la cometa sbucare fuori e scappare via a velocità elevatissime.

Ora è un mito. Migliaia di astrofili ed appassionati la stanno riprendendo mentre si sta allontanando a tutta fretta verso le regioni più esterne del nostro sistema solare. L'hanno ripresa telescopi, gente comune che l'ha vista illuminare (anche se debolmente) i cieli, perfino l'equipaggio della missione russa Expedition 30 l'ha ripresa dalla ISS.

Lovejoy non è l'unica cometa che può raccontare una simile esperienza: negli ultimi due secoli, infatti, altre comete – le 'Grandi Comete' del 1843 e del 1882 e Ikeya–Seki del 1964 – si sono viste protagoniste di una tale avventura.