Andromeda osservata da Herschel e XMM-Newton



Il rinomato osservatorio spaziale Herschel e il telescopio spaziale X-ray Multi Mirror Newton hanno unito le loro forze nell'intento di creare una delle mappe più dettagliate della galassia Andromeda (M31). E hanno dato vita ad un vero e proprio capolavoro.
Herschel e XMM-Newton sono entrambi stati meticolosamente elaborati dall'Esa, l'agenzia spaziale europea di cui fa parte anche l'italiana Asi. Il primo è stato ideato per raccogliere le lunghezze d'onda che corrispondono a quella che chiamiamo «luce infrarossa», mentre XMM-Newton raccoglie i raggi X. Quest'ultima è una branca dell'astronomia nata molto recentemente, della quale il «padre fondatore» è innegabilmente il genovese Riccardo Giacconi (premio Nobel per la fisica nel 2002), che ha brandito le redini del progetto Chandra dopo essere stato primo ricercatore per quanto riguarda Hubble. 
Il mosaico dell'alacre Herschel che effigia Andromeda è il più minuzioso mai creato all'infrarosso. Questa divisione della luce è capace di vedere i freddi agglomerati di gas e polveri interstellari dove sono solite nascere le stelle. All'interno di queste nubi ci sono involucri gassosi che avviluppano appunto le stelle giovani. Queste stelle daranno vita ad un inizialmente debole campo gravitazionale che attirerà le polveri attigue, causando così la loro espansione e la diminuzione di ostacoli (la polvere e i gas) per i telescopi ordinari.
Al contrario, i raggi X rivolgono la loro attenzione alle stelle nella fase terminale del loro ciclo evolutivo, quindi gli stadi che precedono le nebulose planetarie e le supernove (la «morte» delle stelle, sebbene  siano seguite da altre fasi: nane bianche, stelle di neutroni o buchi neri).
XMM-Newton ha evidenziato centinaia di sorgenti di raggi X, molte delle quali abbarbicate le une sulle altre attorno al centro, dove si ha una densità di stelle incredibile. Molte di queste sorgenti sono poderose e veementi onde d'urto, oppure detriti emessi da esplosioni stellari che errano nello spazio, o ancora coppie di stelle unite da una «lotta gravitazionale» che le porterà alla morte.
Andromeda osservata da Herschel e XMM-Newton Andromeda osservata da Herschel e XMM-Newton Reviewed by Pietro Capuozzo on 9.1.11 Rating: 5
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