Scoperta la «Stele di Rosetta» delle nane brune di tipo T, uno strano sistema binario
Un atipico sistema binario, composto da una nana bianca e una nana bruna di tipo T, stanno risolvendo molti arcani legati al secondo tipo di stelle. Sulle nane brune di tipo T abbiamo infatti poche nozioni: sappiamo solo che al loro interno prospera il metano e, nei primi stadi della vita, anche il litio e il deuterio non scarseggiano. La loro temperatura è irrisoria ed esigua se confrontata con quella delle stelle a noi più note: non superano infatti i mille gradi centigradi. Per questo il metano non si distrugge, così come nei pianeti gioviani, ossia i giganti gassosi oltre la fascia asteroidale che separa Marte da Giove. L'elio e l'idrogeno non riescono a produrre alcuna energia, così queste stelle, con il passare del tempo, perdono gradualmente la loro temperatura. Sono poche informazioni, se consideriamo quelle di cui siamo a conoscenza per altre classificazioni di stelle. Ma ora, come abbiamo anticipato, un meticoloso studio del Very Large Telescope (VLT) sta dissolvendo l'imperscrutabile nube che avviluppa questo genere di stelle.
La scoperta di questo eccezionale sistema binario è opera di un'équipe internazionale guidata da Avril Day-Jones dell'Università del Cile. Come riportano altri media, si tratta della stele di Rosetta per le nane brune di tipo T.
Il sistema binario in questione è composto da una nana bianca e una nana bruna T ubicate ad una distanza che le separa di approssimativamente 2.5 trilioni di chilometri (ossia 25 seguito da 11 zeri). In entrambe si sta verificando un processo analogo: il raffreddamento generale. Le nane bianche sono i residui delle nebulose planetarie che si formano quando una stella con una massa solare da 1 a 3 esaurisce il combustibile, il nucleo si condensa e gli stati esterni si disgiungono espellendo gas. Anche le stelle con massa infinitesimale danno vita ad una nana bianca, ma bensì attraverso il vento stellare. Della nebulosa che ha dato origine alla nana bianca del sistema binario non si sono potute discernere le tracce; da ciò gli scienziati hanno dedotto che la stella deve essere molto vecchia.
Tra sei miliardi di anni, quando né noi né future razze terrestri intelligenti potranno studiarlo, il sistema binario subirà un profondo mutamento. La nana bruna sarà così vecchia da aver raggiunto temperature affini a quelle del nostro pianeta, mentre la nana bianca avrà una temperatura più elevata ma sempre assai ridotta: 2700° Celsius. Questo fatidico evento segnerà «l'inizio della fine», come siamo abituati a sentire nei programmi televisivi che vaticinano catastrofi apocalittici.
Dalle nostre nozioni, procedendo per illazioni, dovremmo arrivare a stabilire la loro massa, dato che stiamo trattando di un sistema in cui l'attrazione gravitazionale è essenziale. Le due stelle - concludiamo dopo qualche ragionamento - un tempo, quando la nana bianca non era tale ma bensì una gigante rossa o addirittura un astro normale, le due stelle dovevano essere più vicine, attigue l'un l'altra. Ci siamo arrivati con po' di logica: la nana bianca, date le sue infime dimensioni, non esercita l'attrazione gravitazionale che esercitava l'antecedente gigante rossa, quindi la nana bruna - trovandosi davanti una stella assai più piccola e debole - si è celermente distaccata, allargando il piano orbitale. Tutto sommato, non era troppo astruso o sibillino.
Ma gli studi sono appena incominciati. Potremmo scoprire cose incredibili oppure consolidare banali informazioni di cui già disponevamo, ma gli astronomi sono fiduciosi in questa coppia inseparabile, che ha passato miliardi di anni insieme. E da qui nasce anche una speranza: se questo genere di sistema binario ha resistito così a lungo, dovremmo riuscire a scoprirne altri che, in caso questo studio si riveli un fallimento, potrebbero essere più interessanti.
Scoperta la «Stele di Rosetta» delle nane brune di tipo T, uno strano sistema binario
Reviewed by Pietro Capuozzo
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9.12.10
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