Mars Odyssey sarà presto la sonda marziana più longeva

Nella Ares Vallis, altopiani a forma di goccia si estendono come delle fiamme dietro ai crateri d'impatto. Queste atipiche formazioni deviavano i corsi d'acqua milioni di anni fa, e ora proteggono le lande circostanti dall'erosione del vento.
Il 15 Dicembre sarà un giorno memorabile per Mars Odyssey. In questa data oramai imminente, la sonda americana taglierà un traguardo molto rilevante e considerevole: sarà la sonda marziana più longeva mai esistita, valicando l'antecedente primato stabilito del collega Mars Global Surveyor. Quest'ultima sonda si spense il 2 Novembre 2006 (sebbene la Nasa dichiarò pubblicamente che la sonda aveva esaurito la sua vita operativa solo il 21 Novembre di quell'anno), superando di 5 anni le aspettative dei tecnici americani. Fu lanciata il 7 novembre 1996, ma raggiunse l'orbita marziana solo l'11 Settembre 1997. 

 E il 15 Dicembre Mars Odyssey festeggerà i suoi 3340 giorni su Marte. Sul pianeta rosso sarà il 1° Sol Veneris dell'anno, corrispondente al 6° giorno del mese di Sagittarius. Certo, questa data si basa esclusivamente sul calendario dariano di Thomas Gangale, strumento meticoloso che presenta però alcune lacune e ambiguità.

Prominenze e nastri di sabbia scura infestano il cratere Bunge a causa dei  forti venti che si verificano in questa zona
Odyssey fece la sua precipua scoperta nei suoi primi mesi operativi: la rilevazione di idrogeno ubicato poco sotto le aride lande marziane. Gli scienziati, procedendo per illazioni, ne dedussero che doveva esserci ghiaccio d'acqua proprio sotto la superficie, talmente poco profondo che la dovrebbe (perché non è ancora stato appurato) addirittura lambire. Odyssey completò un'accurata ricerca riguardo la radiazione sul Pianeta Rosso nel 2004, la quale avrebbe potuto danneggiare le missioni umane e, chissà, i futuri agglomerati urbani che gli astronauti vi costruiranno. Poi, data l'incredibile longevità di Odyssey, si sono portati a termine intenti e scopi che sarebbero stati utopici se la sonda avesse rispettato le previsioni degli astronomi.
«Gli anni extra ci hanno permesso di costruire le mappe a risoluzione più alta mai create, coprendo virtualmente tutto il pianeta» asserisce Jeffrey Plaut, che ha ghermito le redini della missione.

Chasma Boreale è una lunga valle che taglia i ghiacci del polo nord marziano, con pareti alte fino a 1400 metri.  Dove i ghiacci si ritirano, emergono splendide dune di sabbia formatesi in un'epoca lontana quando questo territorio era ancora arido e afoso.
L'inaspettata durata della missione ha consentito agli scienziati di stabilire con dovizia di particolari i cambiamenti climatici che ricorrono di anno in anno, come il ciclo dell'anidride carbonica emessa nell'atmosfera nelle zone attigue ai circoli polari durante ogni inverno. La performance di Odyssey ha anche portato benefici alle altre missioni marziane: quasi tutti i dati dei due Rover, Spirit e Opportunity, e dell'ormai inattivo Phoenix Mars Lander hanno raggiunto la superficie terrestre grazie alle amplificazioni della sonda Odyssey.
«Le centinaia di persone che hanno costruito Odyssey, oltre alla ristretta équipe che opera al giorno d'oggi, sono fiere di vedere la loro sonda raggiungere questa pietra miliare» ci illustra Bob Berry, il manager del programma Odyssey alla Lockheed Martin Space Systems Company.
La Nasa ha già programmato parte delle mansioni che vedranno protagonista Odyssey. Tra questi lavori continua ad esserci l'aiuto costante fornito ai due rover, che hanno anch'essi superato abbondantemente le aspettative di longevità. Gli scienziati aggiusteranno l'orbita di Odyssey in modo da favorire anche le comunicazioni con Curiosity, il rover che atterrerà sul Pianeta Rosso nell'Agosto 2012.
Tanti auguri, Mars Odyssey!
Mars Odyssey sarà presto la sonda marziana più longeva Mars Odyssey sarà presto la sonda marziana più longeva Reviewed by Pietro Capuozzo on 12.12.10 Rating: 5
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